L'artista, nato a Manhattan, divenne celebre per aver reso popolare la musica caraibica negli anni '50

Addio a Harry Belafonte, leggenda dei diritti civili e dell’intrattenimento che iniziò come attore e cantante rivoluzionario, diventando poi un attivista. Aveva 96 anni. Belafonte è morto a causa di un’insufficienza cardiaca nella sua casa di New York, con la moglie Pamela al suo fianco, ha riferito il portavoce dell’artista, Ken Sunshine. Con il suo viso luminoso e la sua voce vellutata, Belafonte è stato uno dei primi artisti di colore a ottenere un ampio seguito nei film e a vendere un milione di dischi come cantante. Molti lo conoscono ancora per il suo successo ‘Banana Boat Song (Day-O)’. Ma l’artista forgiò un’eredità più grande una volta ridimensionata la sua carriera di attore negli anni ’60 e seguendo l’esempio del suo modello, il cantante e attivista Paul Robeson, secondo cui gli artisti sono “custodi della verità”.

Pochi sono riusciti a tenere il passo con il tempo e l’impegno di Belafonte e nessuno ha eguagliato la sua statura come punto d’incontro tra Hollywood, Washington e il movimento per i diritti civili. Belafonte non solo ha partecipato a marce di protesta e concerti di beneficenza, ma ha contribuito a organizzarli e ad aumentare il sostegno nei loro confronti. Ha lavorato a stretto contatto con Martin Luther King Jr., intervenendo spesso a suo nome sia con politici che con altri intrattenitori e aiutandolo finanziariamente. Ha fissato standard elevati per le celebrità di colore più giovani: Belafonte rimproverò Jay Z e Beyoncé per non aver rispettato le loro “responsabilità sociali”. Ha fatto poi da mentore a Usher, Common, Danny Glover e molti altri. Nel film di Spike Lee del 2018 ‘BlacKkKlansman’, Belafonte è stato opportunamente scelto nel ruolo di un anziano statista che istruisce i giovani attivisti sul passato del paese. Belafonte è stato un artista importante sin dagli anni ’50.

Ha vinto un Tony Award nel 1954 per il suo ruolo da protagonista nel musical ‘Almanac’ di John Murray Anderson e cinque anni dopo è diventato il primo artista di colore ad aggiudicarsi un Emmy per lo speciale televisivo ‘Tonight with Harry Belafonte’. Nel 1954, ha recitato insieme a Dorothy Dandridge nel musical diretto da Otto Preminger ‘Carmen Jones’: una svolta, perché per la prima volta era interamente composto da attori di colore. Il film del 1957 ‘L’isola nel sole’ è stato bandito in diverse città del sud, dove i proprietari dei cinema sono stati minacciati dal Ku Klux Klan a causa della presenza, nel film, di una storia d’amore tra un personaggio di colore, Belafonte appunto, e uno bianco, Joan Fontaine. Il suo ‘Calypso’, pubblicato nel 1955, è diventato il primo album da un milione di vendite ufficialmente certificato da un artista solista. Il lavoro contribuì a diffondere a livello nazionale i ritmi caraibici. Belafonte fu soprannominato ‘Re del Calypso’. 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata