10 anni fa il ritiro dalle scene. La sua carriera tra grandi album e le canzoni per Mannoia, Patty Pravo, Bertè e Martini

E’ uno dei più grandi cantautori italiani e oggi compie 70 anni ma ha deciso da 10 anni di non pubblicare più dischi e di non tenere più concerti. Ivano Fossati ha segnato la musica di casa nostra, dagli esordi nel 1971 prog-rock con i Delirium, passando per una carriera solista decollata con il classico ‘La mia banda suona il rock’, fino al lavoro di autore per altri colleghi. Il songwriter genovese ha scritto classici come ‘Non sono una signora’ per Loredana Bertè, ‘E non finisce mica il cielo’ per Mia Martini, con la quale ebbe anche una relazione,  ‘Un’emozione da poco’, il brano con cui Anna Oxa debuttò a Sanremo nel 1978, o ‘Pensiero Stupendo’ per Patty Pravo. Ma c’è un’altra donna, Fiorella Mannoia, con la quale Fossati ha stabilito un sodalizio artistico che ha fatto la fortuna della cantante romana, con il picco di ‘Treni a vapore’.

Con un altro grande genovese, Fabrizio De André, ha scritto a quattro mani ‘Anime Salve’ il testamento artistico di ‘Faber’. Ma sono innumerevoli le sue collaborazioni, con artisti di diversa estrazione come Tiziano Ferro e Zucchero e amici e figli della stessa storia del cantautorato italiano, come Francesco De Gregori. Da non dimenticare ovviamente la sua carriera solista, con album raffinati come ‘Lindbergh’ e l’ultimo lavoro nel 2019,  con cui ha infranto la promessa di non produrre più musica, l’album a quattro mani ‘MinaFossati’ con la ‘Voce’ della musica italiana. Uomo di sinistra, un suo brano, ‘Canzone popolare‘ divenne l’inno dell’Ulivo di Prodi nella campagna elettorale del 1996. 

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