Il cantante regala ai fan uno spettacolo intenso, che fa ballare, cantare, ma anche riflettere

In crescendo: così come è stata la carriera di Marco Mengoni, lo stesso vale per il suo spettacolo dal vivo. Sono passati ormai dieci anni da quando era il timido e allo stesso tempo eccentrico concorrente di 'X Factor' e Marco di strada ne ha fatta tanta. Quel percorso, travagliato ma di evoluzione, ha deciso di trasferirlo tutto nel live che, dopo le anteprime europee ("un riscaldamento", le definisce), è partito da una Torino sold out per portarlo in giro nel resto d'Italia. Due ore intense di spettacolo, senza pause, nelle quali il cantante ripercorre la sua carriera in maniera più matura regalando ai fan uno spettacolo intenso, che fa ballare, cantare, ma anche riflettere. E mentre cresce lo show, anche il palco si trasforma: da scarno e lineare, con Mengoni tutto di bianco vestito (rigorosamente Armani), fino a diventare un'esplosione di colori e luci.

"E' il racconto del mio viaggio – spiega Marco a caldo dopo la fine del concerto -, la liberazione dal mio patema è arrivata dopo un po'". E così succede durante lo spettacolo. La prima parte si chiude con un cartone realizzato da Cristian Eduardo Carlos Caipa e Diego Molina. L'animazione segue il monologo 'Sei tutto', scritto dallo stesso Mengoni con Alessandra Scotti, che termina con la frase: "Sei fatto per il 60 per cento di acqua. Per il 30 dalle persone che ami e per 10 di quello che ti manca". Quel 10%, il cantante lo spiega al termine dello show: "A me manca sempre il tempo di godermi le cose". Dopo una prima parte energica ma composta, il ritmo africano, tribale, sudamericano, alla Buena Vista Social Club travolge il pubblico che non può fare a meno di ballare. Arriva un secondo monologo, intenso, con Marco che invita a riflettere sui titoli dei giornali di tutto il mondo: inquinamento, solitudine e indifferenza la fanno da padroni. La citazione in apertura è dello scienziato James Dewar: "La mente è come un paracadute, funziona solo se si apre". In chiusura, invece, l'invito di Ian McLaren: "Sii gentile, perchè ogni uomo sta affrontando una battaglia che tu non conosci". La terza parte è quella in cui il palco esplode, con due lunghe passerelle che portano l'interprete di 'Guerriero' a sorvolare il pubblico, che lo guarda incantato. Complice anche un escamotage. Mengoni, seduto al pianoforte, intona 'L'essenziale', chiama il buio totale e invita il pubblico a dimenticare per un attimo gli smartphone, per godere pienamente il momento dello show dove arriva l'unico medley con '20 sigarette', 'Le cose che non ho', 'Non passerai'. La chiusura con i bis: una versione riarrangiata di 'L'essenziale'e 'Hola' (questa volta non c'è Tom Walker, ma chissà che non spunti a Milano o Roma), con tutto il pubblico a cantare per salutare Mengoni, che a Torino replica per una seconda data prima di ripartire con il resto del tour.

Il modo in cui Marco racconta l'approccio al nuovo concerto, è evidente nel corso di tutte e ventisei le canzoni: "Durante l'ultimo tour (tre anni fa, ndr) tremavo, prima di salire sul palco mi veniva la nausea. Questa volta sono più maturo, forse più freddo. Ma l'emozione mi trascina sul palco e mi lascio trasportare". L'intento, è quello che si legge nella prima frase proiettata sugli schermi in apertura del concerto, su 'Mohammed Ali'. Perché sono del pugile quelle parole, ma Mengoni le ha fatte sue: "I'll show you how great I am". Vi mostrerò quanto sono grande.

LA SCALETTA: Muhammad Ali, Voglio, Ti ho voluto bene veramente, In un giorno qualunque, Dove si vola, Sai che, Atlantico, Pronto a correre, Monologo Sei tutto, La ragione del mondo, Buona vita, Parole in circolo, Proteggiti da me, Dialogi tra due pazzi, La casa Azul, Onde, Amalia, Monologo Mondo_Loon, Guerriero, Mille lire, L'Essenziale/piano, 20 sigarette/Le cose che non ho/Non passerai, Essere umani, Credimi ancora, Io ti aspetto, L'essenziale, Hola.
 

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