L'attore premio Oscar aveva recitato per l'acclamato regista nella commedia "Magic in the Moonlight"
Magic in the Moonlight sarà il primo e l'ultimo film in cui Colin Firth sarà diretto da Woody Allen. Ad annunciarlo è l'attore dopo le nuove accuse di molestia da parte della figlia adottiva del regista.
"Non lavorerò più con lui", ha dichiarato al Guardian l'attore che nel 2011 ha vinto il premio Oscar per Il discorso del re, film prodotto da Harvey Weinstein. "Mi vergogno per non aver fatto di più qundo l'attrice Sophie Dix mi parlò dell'incontro angosciante avuto con Weinstein più di 25 anni fa", aveva dichiarato quando iniziò la valanga di accuse contro il produttore.
Woody Allen ha scritto una lettera pubblicata sui suoi account sui social netowork per difendersi, spiegando che le accuse erano già state mosse nel 1992 e che dopo lunghe indagini era stato provato che Dylan Farrow non era mai stata abusata dal padre adottivo e, anzi, era probabile che la bambina fosse stata convinta dalla madre – Mia Farrow, arrabbiata per l'acrimoniosa separazione – a raccontare questa storia. Nonostante queste dichiarazioni, però, molte sono le star del cinema che hanno deciso di prendere le distanze da Woody Allen, dichiarando che non saranno più disponibili a collaborazioni lavorative con il regista: da Natalie Portman a Timothée Chalamet, da Greta Gerwing a Mira Sorvino.
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