Dopo il caso Weinstein, la cantante e attrice islandese trova il coraggio di denunciare. Senza fare nomi, ma tutto fa pensare si tratti di Lars von Trier
Il caso Weinstei è solo la punta dell'iceberg. Spronata dal coraggio delle attrici che hanno denunciato, anche Bjork si è sfogata sui social raccontato quella volta in cui venne molestata da un "regita danese".
"Siccome vengo da un paese dove la parità di genere è vicina all'ugualianza, mi è stato subito chiaro che, nel momento in cui ho intrapreso la carriera di attrice, la mia umiliazione e il mio ruolo ruole di essere inferiore sessualmente molestato fossero la norma scritta tra regista e staff, che ha la incoraggiavano e rendevano possibile", denuncia la cantante islandese.
Vista la sua forza, Bjork è riuscita a dire no e a regire, nonostante le ci siano voluti anni per riprendersi totalmente dalle molestie. "Sono preoccupata però – continua nel suo post – che altre attrici che hanno lavorato con lo stesso regista non siano state in grado di farlo". Poi esorta tutti gli attori e le attrici a denunciare, nella speranza di raggiungere il cambiamento.
Anche se il regista danese non viene mai nominato, le poche esperienze cinematografiche di Bjork fanno pensare che si tratti di Lars Von Trier, con cui ha lavorato per il film Dancing in the Dark.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata