Il camaleontico artista aveva da poco compiuto 69 anni e si era regalato l'album 'Blackstar'
Se n'è andata a 69 anni una stella che ha brillato vivida per oltre mezzo secolo nel firmamento della musica. David Bowie, autore di decine di capolavori come 'Space Oddity', 'Life on Mars', 'Ashes to Ashes' e 'Changes', che ha brillato nel firmamento del rock per oltre 50 anni anni, è morto ieri di cancro. "David Bowie oggi è morto pacificamente circondato dalla sua famiglia dopo una coraggiosa battaglia durata 18 mesi contro il cancro" è l'annuncio rilasciato sulla sua pagina ufficiale di Facebook e datato 10 gennaio. Solo tre giorni fa, l'artista aveva pubblicato il suo ultimo album, 'Blackstar', nel giorno del suo 69esimo compleanno.
Quella di Bowie è stata una delle voci più originali e lui uno degli artisti più innovativi e rivoluzionari del mondo della musica. È stato un riferimento imprescindibile del movimento glam rock, capace di infinite sfaccettature non solo come musicista, ma come attore, produttore discografico e arrangiatore, icona della moda e della cultura.
Nato l'8 gennaio 1947 a Brixton, area a sud di Londra, David Robert Jones ha dimostrato sin da ragazzo propensione per le arti, iniziando a suonare l'ukulele, il pianoforte e il sassofono. Provocatorio, enigmatico ed affascinante, nel 1969 ha raggiunto la fama grazie a 'Space Oddity', che ha continuato ad accrescere nel corso degli anni '70 grazie alla profondità intellettuale della sua opera, alla voce inconfondibile e all'originalità che permeava tutti i suoi progetti. 'The Rise and Fall of Ziggy Stardust and The Spider From Mars', disco venerato che racconta la storia del primo dei suoi alter ego scenici, Ziggy Stardust, un extraterrestre bisessuale e androgino trasformato in rockstar, rinuniva una delle ossessioni del cantante, il teatro kabuki giapponese e la fantascienza, e ha fatto di Bowie un portavoce della libertà sessuale.
L'eccentrico personaggio è stato uno dei tanti alter ego di Bowie, da Aladdin Sane al Duca Bianco, una continua reinvenzione di se stesso che gli ha permesso di mostrare varie sfaccettature della sua arte nel corso della sua prolifica carriera. Nel 1975 ha raggiunto il successo negli Stati Uniti grazie alla collaborazione con John Lennon in 'Fame' e all'album 'Young Americans'. I suoi esperimenti innovativi e le colleborazioni non si sono fermati. Tra questi, il minimalista 'Low' del 1977, prima di tre collaborazioni con Brian Eno, ovvero 'Heroes' dello stesso anno e 'Lodger' del 1979 note come la 'Berlin Trilogy' (e aiutanto nell stesso periodo Iggy Pop nel suo disco di debutto 'The Idiot' e nel seguito 'Lust for Life'); e poi, tra le altre, quella con i Queen in 'Under Pressure' nel 1981 e con Nile Rodgers degli Chic in 'Let's Dance' nel 1983, con il Pat Metheny Group in 'This is not America' nel 1984 e con Mick Jagger per la cover di 'Dancing in the Street' lo stesso anno.
Tra l'89 e il '91 ha messo da parte la carriera solista per l'esperimento dei Tin Machine e i due album eponimi; è seguito un periodo 'elettronico' con il ritorno solista e l'album 'Black Tie Wthie Noise'. Nel 1996 è stato introdotto nella Rock And Roll Hall of Fame, ma no per questo si è fermato, tra colonne sonore, dischi ('Outside' nel 1995, 'Earthling' nel 1997, 'Hours…' nel 1999, 'Heathen' nel 2002), e tour. Il primo vero stop è arrivato nel 2003, con un attacco cardiaco che lo ha portato in sala operatoria e lo ha obbligato a cancellare il tour di 'reality'. Da allora Bowie ha ridotto le sue apparizioni, una sorta di ritiro interrotto solo da collaborazioni occasionali come l'apparizione a sorpresa in un concerto di David Gilmour dei Pink Floyd alla Royal Albert Hall di Londra nel 2006 e la sua collaborazione nell'album dell'attrice americana Scarlett Johansson di cover di brani di Tom Waits nel 2008. Nel 2013, a dieci anni da 'Reality', Bowie è uscito dal silenzio ed ha pubblicato 'The Next Day'. Un anno dopo, l'antologia 'Nothings Has Changed' ha celebrato il suo mezzo secolo di carriera.
Nel privato, nel 1970 Bowie ha sposato Angie Bowie da cui ha avuto un figlio, il 40enne Duncan Jones, prima di divorziare nel 1980; nel 1992 ha sposato la modella somala Iman, da cui ha avuto una figlia, Alexandria Zahra 'Lexi' Jones, di 15 anni.
Bowie ha anche avuto una lunga carriera come attore, dopo aver debuttato nel 1976 come protagonista nel film di fantascienza 'L'uomo che cadde sulla Terra' di Nicolas Roeg, nel 1983 è stato tra i protagonisti di 'Furyo' di Nagisa Oshima e vampiro in 'The Hunger' di Tony Scott', Jareth il re dei Goblin nel fantastico 'Labyrinth' di Jim Henson nel 1986 e poi protagonista dell'adattamento cinematografico del musical 'Absolute Beginners' diretto da Julien Temple lo stesso anno. È stato Ponzio Pilato ne 'L'ultima tentazione di Cristo' di Martin Scorsese nel 1988, Andy Warhol nel biopic 'Basquiat' di Julian Schnabel nel 1996 e l'inventore Nikola Tesla in 'The Prestige' di Christopher Nolan nel 2006. Ed è comparso come se stesso in un cameo in 'Zoolander' nel 2001. Recentemente la mostra 'David Bowie Is…', a cura del Victoria & Albert Museum di Londra, che ha esplorato il suo magnetismo, l'ineasuribile creatività e i vari aspetti della sua spettacolare carriera attraverso circa 300 oggetti tra costumi di scena, testi originali, foto e strumenti, in un omaggio all'enorme influenza che ha avuto questo artista straordinario.
CAMERON: PERDITA ENORME. Sono cresciuto ascoltando e guardando il genio pop di David Bowie. Era un maestro nel reinventarsi e continuava ad azzeccarci. Una perdita enorme". Così, su Twitter, il premier britannico David Cameron ricorda David Bowie.
L'OMAGGIO DI IGGY POP. Iggy pop ha reso omaggio al suo amico e mentore David Bowie in un commento pubblicato su Twitter. "L'amicizia con David è stata la luce della mia vita. Non ho mai incontrato una persona eccezionale come lui. Era il migliore" ha scritto sul social network. Il cantautore statunitense 68enne, al secolo James Newell Osterberg Jr., deve molto all'artista inglese, morto ieri al 69 anni per cancro. Dopo averlo conosciuto nel 1971 a New York, Bowie lo ha supportato artisticamente e umanamente, trasferendosi insieme a lui a Berlino ovest per cercare di superare le rispettive dipendenze (Pop dall'eroina, Bowie dalla cocaina) e qui lo ha aiutato nella composizione e produzione dell'album di debutto da solista 'The Idiot' e nel successivo 'Lust for Life'. Insieme i due hanno scritto brani come 'China Girl', 'Tonight', e 'Sister Midnight'.
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