Roma, 2 gen. (LaPresse) – “David era una forza della natura. Questo è più l’ultimo concerto che il suo funerale”. Con queste parole del dj Squarta, la bara di David Berardi, in arte Primo Brown, è stata sollevata di fronte all’altare della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Roma e trasportata sul sagrato dove chi ha dato un bacio, chi ha portato un fiore per l’ultimo saluto al rapper dei Cor Veleno, morto a 39 anni nella notte di Capodanno. Un uomo “giusto”, l’ha descritto il parroco, “una persona che aveva il coraggio di dire la verità e che con passione ha creduto nella propria professionalità, sebbene il riconoscimento sia avvenuto forse più ora che mentre era in vita”. Una stoccatina che rimanda ai tanti messaggi di cordoglio corsi sul web in questi giorni, che hanno visto pronunciarsi anche ‘big’ dell’hiphop italiano. “David – ha ricordato il parroco, rivolgendosi al padre Mauro – era già stato segnato dal lutto della mamma Rita, era arrabbiato con Dio”.
I banchi del santuario erano pieni e il feretro era ricoperto di fiori mentre fuori i versi a volte dissacranti dell’hiphop tramessi dalle casse di un’automobile hanno accolto la bara di David prima che venisse trasportata al cimitero. Un lungo applauso e le note di ‘Sempre grezzo’ hanno dato l’ultimo abbraccio a Primo. Tra la folla, soprattutto giovani e molti nomi della scena musicale romana. “Abbiamo il cuore a pezzi. Conosco David da quando veniva al Babilonia in via del Corso con il padre, 25 anni fa”, ha detto Rude Mc dei Flaminio Maphia, tra i pochi a essersi concesso ai microfoni dopo le esequie. “Era una forza della natura – aggiunge -, una persona che ci metteva il cuore. Ricordiamolo con i suoi pezzi”. Tra i presenti anche Piotta, Cosimo Alemà, G-Max, Coez, Hyst e Danno.
David Berardi è nato a Roma il 14 giugno del 1976 ed è stato stroncato nella notte di Capodanno da una malattia di cui aveva dato lui stesso l’annuncio su Facebook nel 2014, quando è stato costretto ad abbandonare le scene. “Devo affrontare un viaggio difficile che non so dove porta, e come ritorna indietro, devo solo farlo”, scriveva David. Da quando la notizia della morte si è diffusa, sui social è stato un rincorrersi di commenti di cordoglio, da J-Ax a Jovanotti. “Ciao Primo, riposa in pace”, twitta il 31 dicembre J-Ax. Fabri Fibra scrive: “Ciao Primo. Ci rivediamo dall’altra parte. Riposa in pace frate”. Lorenzo Cherubini lo ricorda come “un grande amico” e “una voce fondamentale della community rap e hiphop italiana”. “Nella notte – aggiunge Jovanotti – se n’è andato dopo una lunga malattia che ha affrontato con coraggio da leoni, David – aka Primo – mio grande amico e storico rapper romano dei Cor Veleno. Lo conoscevo fin da bambino siamo cresciuti insieme, è un dolore grande”.
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