di Andrea Capello
Roma, 10 set. (LaPresse) – Torna su Rai1 da lunedì 14 settembre, con l’attesissima seconda stagione, il film per la tv ‘Il Giovane Montalbano’. Sei episodi (si parte con ‘L’uomo che andava appresso ai funerali’) tratti dai racconti del maestro Andrea Camilleri.
A vestire i panni del non ancora celebre Salvo Montalbano, agli inizi della sua carriera di commissario, sarà nuovamente Michele Riondino. Ad aiutarlo nelle indagini sui delitti che sconvolgeranno la tranquilla ed assolata cittadina siciliana di Vigata ci sarà il suo affiatato gruppo di colleghi. Mimì Augello (Alessio Vassallo), Carmine Fazio (Andrea Tidona), il caotico Catarella (Fabrizio Pizzuto) e Giuseppe Fazio (Beniamino Marcone). Con loro anche Sarah Felderbaum nel ruolo della fidanzata Livia.
“La prima serie de Il Giovane Montalbano è stata una grande scommessa vinta perché ha fatto uno share molto alto e doveva confrontarsi con il grande mito della serie classica”, spiega il direttore di Rai Fiction, Eleonora Andreatta. “La prima serie era una sorta di formazione. Ora l’ambizione è più alta, ovvero spiegare perché Montalbano è diventato l’uomo che noi conosciamo”. La speranza è quella di ripetere il successo dell’esordio della serie, che è stata venduta in 52 paesi.
“Lavorare sul personaggio di Montalbano è faticoso ma ci piace tanto. Lo si fa con una gioia che rende questa un’esperienza unica e lo è per tanti aspetti. In primis il fatto che lavoriamo su personaggi scritti da un maestro (Andrea Camilleri, ndr) con cui ci confrontiamo e questo ci rende dei privilegiati”, racconta il protagonista Michele Riondino.
“Quando abbiamo fatto la prima stagione, tre anni fa, c’era il timore d’essere inseguiti fin sotto casa dai fan del commissario che avrebbero menato violentemente e volentieri chi aveva osato usurpare il trono di Montalbano e di Luca Zingaretti – aggiunge -. Adesso, il lavoro che abbiamo fatto nella prima stagione ci ha reso molto forti e molto solidi”.
Riondino fa poi qualche anticipazione su che cosa accadrà nello specifico: “Noi – dice – puntiamo a depotenziare quella che è la conoscenza che si ha di Montalbano. Sappiamo tutti fin dove possiamo arrivare. Non possiamo permetterci colpi di scena ma ci permettiamo un lusso, ovvero di proporre degli eventi che, se fossero andati in porto, avrebbero modificato la storia del commissario”.
L’autore del soggetto, Francesco Bruni, sottolinea invece come il maestro Camilleri sia sempre stato “generosissimo di note e di appunti, correggendo anche la nostra rotta in alcuni casi”. Gli episodi successivi della serie diretta da Gianluca Maria Tavarelli (co-produzione Rai Fiction-Palomar) saranno il 21 settembre ‘La stanza numero due’, il 28 settembre ‘Morte in mare aperto’, il 5 ottobre ‘La transazione’ e il 12 ottobre ‘Il ladro onesto’. Gran finale lunedì 19 ottobre con ‘Un’albicocca’.
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