New York (New York, Usa), 27 mar. (LaPresse/AP) – “Sono più spirituale che religiosa” ha detto Emma Watson parlando all’Associated Press durante una lunga giornata di interviste per la promozione del suo nuovo film ‘Noah’. “Sono molto più interessata a quelle cose che hanno una più ampia portata in termini culturali, razziali e religiosi” ha aggiunto in riferimento al film che racconta la storia dell’Arca di Noè e in cui interpreta la figlia adottiva Ila.
CRITICHE AL FILM. Molte le critiche sollevate dal film, la cui première si è tenuta ieri a New York, rivolte soprattutto al regista Darren Aronofky per come ha diretto il film e per le libertà prese rispetto a quanto è narrato nell’Antico Testamento. Polemiche che hanno inondato il film già durante i mesi di produzione, tanto che in diversi paesi del Medio Oriente, Qatar, Bahrain e Emirati Arabi, avrebbero annunciato di vietare la proiezione della pellicola.
L’attrice 23enne però difende la visione del regista: “Se avessimo seguito esattamente la storia originale avremmo visto un film muto: Noè non dice nulla fino a che non esce dall’Arca. Di nessuna donna si parla nel racconto biblico. Non ci sarebbero state figure femminili quindi. Ha dovuto adattarlo al grande schermo”.
GRANDI PRODUZIONI E FILM INDIPENDENTI. Emma Watson, dopo la saga di ‘Harry Potter’, ha lavorato per una serie di film indipendenti mentre ora con ‘Noah’ torna a recitare in una grande produzione ad alto budget. L’attrice non si sbilancia e sottolinea il suo apprezzamento per entrambi i generi. “C’è un grande valore nel partecipare a progetti di questo tipo perché hanno una portata incredibile, ma è altrettanto bello lavorare in modo più intimo” in produzioni più piccole.
UNIVERSITA’. Dopo la saga del maghetto che l’ha consacrata al successo internazionale, Emma ha deciso di riprendere gli studi universitari ed ora è prossima alla laurea in letteratura inglese alla Brown University. Per lei è “un sollievo” finire gli studi. Destreggiarsi tra libri e film è stato come un’impresa di giocoleria, ma ora “sarò in grado di concentrarmi su una sola cosa”.
DA STAR BAMBINA AD ATTRICE ADULTA. Fare il passaggio da star bambina ad attrice adulta, si sa, può non essere facile. Molte attrici prodigio come Drew Berrymore e Lindsay Lohan, che si sono guadagnate la fama da giovanissime, hanno dovuto affrontare, o affrontano tutt’ora, un duro percorso segnato da alcolismo e dipendenze. “E’ un ambiente molto corrotto per una ragazza giovane, e io sono molto grata di aver intorno a me persone che mi hanno tenuto per mano”.
Dalla famiglia ai registi e anche i manager, tutte le persone che satellitano nella sua vita, l’hanno aiutata e sostenuta: “Tutti, dal mio agente alla persona che si occupa del mio trucco e parrucco, dai miei fratelli agli amici e ai professori mi hanno sostenuto attraverso l’istruzione. C’è un folto gruppo di persone che mi ha aiutato tanto. Sono una ragazza molto, molto fortunata”.
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