Birmingham (Michigan, Usa), 24 ago. (LaPresse/AP) – Spostando la cravatta e sbottonando un paio di bottoni della sua camicia, Mike Lupica ha rivelato una t-shirt nera con sopra scritto “Non ora. Sto scrivendo”. È una copia della maglietta che il suo amico e collega Elmore Leonard indossava nella foto scelta per la retrocopertina del programma del suo funerale. “Gli avevo dato io questa tshirt – ha raccontato Lupica, giornalista sportivo e editorialista del New York Daily News, dopo la cerimonia alla chiesa del Sacro Nome di Birmigham – tutto quello che era, è in quella foto”. Lupica era uno delle decine di amici, familiari e fan che hanno reso omaggio al pluripremiato romanziere 87enne, scomparso martedì per le complicazioni di un ictus di cui aveva sofferto a fine luglio.
È stata una cerimonia funebre nello stile che sarebbe piaciuto al grande autore, che aveva come segno distintivo una grande ironia e intelligenza. Suo figlio Peter Leonard, a sua volta scrittore affermato, ha suscitato più di qualche risata durante il suo elogio funebre, raccontando come suo padre venisse sempre fermato ai posti di blocco in aeroporto per la sua abitudine di portare con sé vari oggetti, dalle forbici agli shampoo a una quantità eccessiva di talco per i piedi. Peter ha anche riecheggiato un episodio avvenuto durante un viaggio in Italia, quando suo padre era rimasto a corto di biancheria intima. E soprattutto, ha ricordato la sua soddisfazione nell’interagire con i fan. “Le sue lettere preferite erano quelle dei carcerati” ha detto tra le risate. Un altro dei suoi figli, Christopher Leoanrd, ha scherzato sul “Pungente sarcasmo” che suo padre ha geneticamente elargito ai suoi figli e nipoti, sette dei quali, insieme a un pronipote, hanno portato la sua bara. Bill Leonard ha invece preferito ricordare un lato più familiare e personale di suo padre. “Tutti sanno che Elmore era un grande scrittore – ha detto ai presenti – ma solo pochi di noi sanno che era un grande padre, divertente, paziente e incredibilmente generoso”.
I milioni di fan di Leonard, premiato con un un National Book Award alla carriera nel 2012, hanno fatto dei suoi libri dei bestseller sin dai tempi di ‘Casino’ (‘Glitz’) nel 1985. Ma il prolifico Leonard, che ha scritto western per anni prima di approdare con successo al genere poliziesco, era anche uno dei beniamini di Hollywood che ha adattato decine di suoi lavori facendone film e telefilm. Tra questi, ‘Out of Sight’, ‘Jackie Brown’, ‘Get Shorty’ e ultimamente la serie tv ‘Justified’, di cui Leonard era produttore esecutivo. ‘Raylan’, pubblicato nel 2012, è il suo ultimo romanzo. Leonard stava lavorando a un nuovo libro dal titolo ‘Blue Dreams’: sarebbe stato incentrato su Raylan Givens, protagonista di altri suoi romanzi (‘Pronto’, ‘A caro prezzo’, ‘Fuoco in buca’) e appunto di ‘Justified’. L’attore che lo interpreta sul piccolo schermo, Timothy Olyphant, era presente alle esequie dell’autore. Suo grande fan, lo ha descritto come amabile, e ha detto di sentirsi “benedetto per averlo conosciuto”.
In aggiunta al programma, i partecipanti al funerale hanno ricevuto una piccola scheda che elenca “Le 10 regole di scrittura” di Leonard, un decalogo fondamentale per molti autori e aspiranti tali. Tra queste: “Non aprire mai un libro con il tempo atmosferico”, “Non usare mai un verbo diverso da ‘disse’ per portare avanti un dialogo” e “Cerca di lasciare fuori le parti che i lettori tendono a saltare”. Un suggerimento che anche Lupica ha ribadito, una volta salito dal pulpito. “Tralascerò le parti che un mio caro amico si sarebbe aspettato che saltassi” ha detto prima di leggere un versetto del Nuovo Testamento. Alla fine della cerimonia funebre, allo scrittore, che durante la Seconda Guerra Mondiale si arruolò in Marina e combattè nel Pacifico, sono stati riservati gli onori militari, compreso il Silenzio e la la piegatura della bandiera. “Ha vissuto una grande vita americana” ha detto Lupica.
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