Roma, 23 gen. (LaPresse) – Sono state avviate le procedure per il commissariamento del Maggio Fiorentino. Lo fa sapere il ministero per i Beni e le attività culturali. L’indicazione di un commissario potrebbe avvenire al massimo tra una settimana, mentre nei prossimi giorni è previsto un incontro tra il sindaco della città di Firenze, Matteo Renzi, e il ministro Lorenzo Ornaghi.
E’ il bilancio in rosso che ha portato al commissariamento del Maggio Fiorentino, per cui la sovrintendente Francesca Colombo non è più a capo dell’istituzione lirica. Dal suo insediamento nel 2010, la Colombo, come affermato in una lettera pubblicata sul sito agli inizi di gennaio, si è trovata di fronte a “un debito pari a oltre 30 milioni di euro”. “Un momento molto difficile” capace di mettere in pericolo la produzione artistica, l’organizzazione e tutte le persone che ci lavorano. Sulla situazione economica, la Colombo sottolinea che “i contributi pubblici sono in picchiata da anni e non sono più plausibili i ‘salvataggi a posteriori’ di cui anche il Maggio ha beneficiato in passato”.
In questo quadro si inserisce anche “la razionalizzazione dei costi del Teatro e l’accordo di riduzione del personale – ha specificato Francesca Colombo – firmato assieme a Regione, Provincia Comune di Firenze, Cgil e Cisl, che ha portato 35 lavoratori a scegliere volontariamente di lasciare il Maggio contro adeguati benefici economici”. Negli ultimi mesi il consiglio di amministrazione della Fondazione, presieduto dal sindaco di Firenze Matteo Renzi, aveva perso tre membri del consigli, due rappresentanti dei soci privati e uno designato dal ministero dei Beni culturali, portando il consiglio a quattro membri, sotto il minimo previsto che è invece fissato a cinque.
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