Roma, 6 lug. (LaPresse) – “Non mi sono mai rifatta, ho paura della chirurgia. Ho una quinta naturale, cerco sempre di non fare inquadrature sul seno perchè non voglio essere volgare in trasmissione. Ho il naso rotto da quando avevo 13 anni e ce l’ho ancora, dovrei sistemarmelo ma ho molta paura”. Così Paola Ferrari, conduttrice sportiva della Rai, alla Zanzara su Radio 24 a proposito delle offese ricevute da alcuni utenti di Twitter durante gli Europei di calcio. “Mi sono sempre battuta per l’emancipazione della donna – prosegue la giornalista – perchè possa fare quello che vuole del proprio corpo, sia rifarsi che tenersi le rughe. Ma mi arrabbio quando leggo su Twitter commenti del tipo ‘la Ferrari è vecchia, ha le rughe’ e poi ‘la Ferrari è rifatta’. Ma devono essere tutte come la Minetti o come Belen per fare tv? No. Mi insultano per il mio aspetto fisico, girano battute anche di colleghi: si vede che sono ancora così bella che sembro rifatta”.
“Quando Grasso ha scritto che ero un uomo con la parrucca – continua Paola Ferrari a Radio24 – ho pensato ‘si vede che ha altri gusti’. E vado fiera quando dice che la Rai sembrava Telelombardia, d’altronde vengo da quell’emittente”. E sulla querela contro il social network spiega: “Non si può scrivere su Twitter che una persona ha mille difetti, che è schifosa e orribile perchè è come gridarlo alla finestra”. Sull’accusa di usare le luci in studio per migliorare l’aspetto ribatte: “E’ da anni che tirano fuori la storia delle luci: è una colossale stupidaggine perchè nello studio tutti hanno lo stesso punto di conduzione”.
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