Questa mattina, davanti all’istituto alberghiero professionale Carlo Porta di via Uruguay a Milano, alcune centinaia di studenti e genitori hanno manifestato con cartelli e slogan contro la dirigente scolastica. La protesta è scaturita da una comunicazione ricevuta poco prima delle festività natalizie, nella quale l’istituto annunciava un aumento del “contributo modale di iscrizione”, comunemente noto come contributo volontario. “Mi trovo qui a supportare mio figlio e gli altri studenti per una protesta che, a nostro avviso, è più che giustificata,” dichiara Luciano Rozzi, padre di uno dei rappresentanti di istituto. “Oltre al contributo iniziale di 195 euro, ora ci chiedono un ulteriore versamento di 110 euro per spese di laboratorio. La domanda che ci poniamo è: com’è possibile che il primo contributo sia già stato esaurito dopo poco più di due mesi? Abbiamo chiesto un giustificativo, ma non ci è stato fornito.” Rozzi continua spiegando che, nel caso di suo figlio, iscritto all’indirizzo accoglienza, non vengono nemmeno utilizzati materiali specifici. “Ci dicono che l’aumento è dovuto al costo della vita e delle materie prime. Ma tutto è aumentato, anche per chi lavora. Non siamo un pozzo senza fondo da cui attingere”, conclude amaramente il genitore.
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