Università, Schillaci: “One Health struttura che colloca l’Italia tra i Paesi europei più avanzati”

Università, Schillaci: “One Health struttura che colloca l’Italia tra i Paesi europei più avanzati”

L’intervento del ministro della Salute all’evento One Health: Educazione, Ricerca e Cooperazione per un Futuro Sostenibile

L’intervento del ministro della Salute, Orazio Schillaci all’evento One Health: Educazione, Ricerca e Cooperazione per un Futuro Sostenibile: “Saluto gli organizzatori, le autorità, i relatori e tutti i presenti. Ringrazio il Rettore Nathan Levialdi Ghiron e l’Università di Roma Tor Vergata per l’invito e per aver scelto di dedicare questa giornata a una priorità strategica per la nostra Nazione e per la comunità internazionale.

Università, Schillaci: “One Health struttura che colloca l’Italia tra i Paesi europei più avanzati”
Nathan Levialdi Ghiron, rettore università di Roma Tor Vergata

Siamo sempre più consapevoli che la salute umana, animale e ambientale sono strettamente interconnesse. Non possiamo più considerarle ambiti separati.

Con questa consapevolezza il Ministero della Salute ha istituito il Dipartimento One Health, una struttura che colloca l’Italia tra i Paesi europei più avanzati nell’attuazione di questo approccio. Il Dipartimento non è un atto formale, ma uno strumento operativo e intersettoriale, nato per coordinare politiche che coinvolgono sanità pubblica, veterinaria, ambiente e sicurezza alimentare.

Le grandi sfide del nostro tempo – dalle zoonosi emergenti alla resistenza antimicrobica, dai cambiamenti climatici alla sicurezza alimentare – richiedono risposte integrate e fondate sulla collaborazione tra istituzioni e discipline diverse.
In questa direzione lavoriamo ogni giorno con i Ministeri dell’Ambiente, dell’Agricoltura, dell’Università e della Ricerca, e con le Agenzie internazionali affinché educazione e formazione diventino pilastri del modello italiano One Health.
Solo attraverso percorsi formativi multidisciplinari possiamo formare i professionisti del futuro, capaci di operare in una logica di cooperazione nazionale e internazionale.

A tale riguardo abbiamo avviato un progetto dedicato alla formazione di esperti, decisori e studenti sugli ambiti One Health.
Parallelamente, abbiamo rafforzato la sinergia con le Agenzie europee di valutazione del rischio, integrando la valutazione scientifica con la gestione delle politiche sanitarie. Questo approccio ci consente di anticipare le emergenze e di prendere decisioni basate su solide evidenze scientifiche.

Un esempio concreto è la lotta all’antimicrobico-resistenza, che riguarda la salute umana, animale e ambientale. Con il sistema Classifarm, oggi riconosciuto come best practice internazionale, promuoviamo l’uso responsabile degli antibiotici e la sostenibilità delle pratiche agricole e zootecniche. Prevenire la diffusione di antibiotici nell’ambiente e monitorare le acque reflue significa proteggere la salute delle generazioni future.

Anche la sicurezza alimentare è un pilastro dell’approccio One Health: dal suolo in cui nascono i nostri alimenti alla salute degli animali, fino alla tavola. Garantirla significa tutelare la salute pubblica e preservare la biodiversità.
Con il PNRR abbiamo investito risorse importanti per rendere il nostro sistema sanitario più efficace, equo e capace di fronteggiare gli impatti sanitari legati ai rischi ambientali e climatici.
Il nostro obiettivo è costruire un sistema sanitario capace di proteggere la salute nella sua accezione più ampia, promuovendo una cultura della responsabilità condivisa tra istituzioni, ricerca e cittadini.

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