Sanità, 40% italiani preferisce pagare ad aspettare Ssn

Sanità, 40% italiani preferisce pagare ad aspettare Ssn
Medical staff members care for a COVID-19 patient in the intensive care unit at the Strasbourg University Hospital, eastern France, Thursday Jan. 13, 2022. The omicron variant is exposing weaknesses at the heart of Europe’s public health system. In France and Britain, a sharp rise in coronavirus hospitalizations coupled with staff falling sick has led to a shortage of beds. (AP Photo/Jean-Francois Badias)

E un cittadino su due si rivolge direttamente al privato senza nemmeno provare a prenotare nel pubblico

Quattro italiani su dieci per le loro cure preferiscono pagare invece di aspettare le tempistiche del Servizio Sanitario Nazionale. È quanto emerge dal rapporto ‘Ospedali & Salute’, promosso da Aiop e realizzato in collaborazione con il Censis. Nel dettaglio, spiega lo studio, per ogni 100 tentativi di prenotazione fatti nel Ssn, il 60,6% degli utenti ha atteso e svolto la prestazione nel pubblico/privato accreditato. Invece il 39,4% ha svolto la prestazione nella sanità a pagamento: 11,9% ha svolto la prestazione in intramoenia pagando di tasca propria; il 17,9% ha svolto la prestazione in strutture private pagando di tasca propria; il 5,1% ha svolto la prestazione in strutture private con tariffa agevolata; il 4,6% ha svolto la prestazione in strutture private tramite polizza sanitaria. Finiscono nella sanità a pagamento il 41,5% delle visite specialistiche, il 33,6% degli accertamenti diagnostici, il 55,4% delle prestazioni di riabilitazione, il 21,7% delle analisi di laboratorio e il 42% dei ricoveri ospedalieri ordinari programmati. E un italiano su due, il 51,6%, sceglie direttamente di ricevere prestazioni nella sanità a pagamento senza nemmeno provare a prenotare nel pubblico: “Anche considerando una quota di inappropriatezza, si tratta di un dato che suggerisce il grado di disillusione degli utenti nei confronti del Ssn“, segnala lo studio. 

 

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