Ada Ala, direttrice del reparto di Chirurgia Senologica dell'ospedale torinese: "La sceltà è della donna"

La Cgil protesta contro la ‘stanza dell’ascolto’ aperta all’ospedale Sant’Anna di Torino. Uno sportello nato, secondo i promotori dell’iniziativa, per supportare le donne durante e dopo la gravidanza ma che per il sindacato e altri attivisti, invece, ha l’obiettivo di persuadere chi ha intenzione di abortire a non farlo. La convenzione è stata firmata dall’AOU ‘Città della Salute e della Scienza’ di Torino e dalla federazione regionale del Movimento per la Vita, con il sostegno dalla Regione Piemonte guidata dalla giunta Cirio.

“Come cittadina mi si sta limitando un diritto acquisito con la legge 194. Vogliono impormi delle scelte sul mio corpo”, ha detto Ada Ala, direttrice del reparto di Chirurgia Senologica del Sant’Anna, che ha partecipato al flashmob organizzato dalla Cgil. “La scelta è a carico della donna. Vorrei che le istituzioni aiutassero le donne, che non possono sostenere la scelta della maternità per motivi economici e culturali, ad essere madri consapevoli. C’è una limitazione della laicità delle cure ospedaliere”, ha aggiunto.

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