La tecnica del dottor Fasciani è quella dell'ablazione con radiofrequenza

Trattare i fibromi con le microonde, senza bisturi e per via transvaginale. L’intervento, primo in Europa, è stato effettuato dal ginecologo Alessandro Fasciani presso il Polo chirurgico della Casa della Salute di Genova. La paziente, 38enne, è entrata nella struttura alle 8.30 del 20 febbraio e ne è uscita alle 12.30, dopo aver effettuato l’intervento di coagulazione di un fibroma uterino (miolisi).
 
L’operazione è tutta ‘Made in Italy’ perché il tutto è stato eseguito nella struttura del capoluogo ligure, con l’impiego di un ecografo prodotto nella stessa città e utilizzando un’antenna a microonde studiata e costruita a Pomezia (Roma) .
 
Da anni il dottor Fasciani utilizza tecniche innovative per il trattamento dei fibromi uterini e ha introdotto in Italia la tecnica dell’ablazione con radiofrequenza con accessi combinati (ecografico transvaginale, laparoscopico e  isteroscopico) scelti sulla base della posizione dei miomi nell’utero. Fasciani utilizza la tecnica dal 2017 e ha portato ottimi risultati: “Quasi 9 donne su 10 hanno risolto evitando l’asportazione dell’utero, o dei fibromi per via chirurgica”, spiega Fasciani, contattato da LaPresse, chiarendo che “questa tecnica può evitare il ricovero ospedaliero ordinario soprattutto quando applicata su miomi non superiori ai 5-6 centimetri” . “La miolisi è oggi sempre più richiesta dalle donne perché permette un recupero rapido – prosegue – con ritorno al lavoro fin dal giorno successivo e la possibilità di avere una gravidanza poco dopo l’intervento”.
 
L’ablazione con radiofrequenza (Arf), prevede l’utilizzo di una temperatura elevata per coagulare il tessuto malato dell’utero risparmiandone le aree sane. “La metodica è affidabile, efficace e un atto chirurgico ‘leggero’ – sottolinea Fasciani – usato da anni nel trattamento dei tumori soprattutto del fegato, dei reni e della tiroide”.
 
“La sfida di questi anni è stata semplicemente quella di trasferire questa tecnica nel campo della ginecologia – continua – lavorando su tecnologia e dispositivi dedicati ai tessuti da trattare. Attualmente, grazie a queste innovazioni che garantiscono elevati tassi di precisione e sicurezza, più del 90% dei miomi uterini viene eseguita con sonda ecografica per via vaginale”. La tecnica dà ottimi risultati anche nel trattamento dell’adenomiosi (endometriosi dell’utero) , “ove la chirurgia tradizionale ha alti tassi di fallimento e complicanze”.
 
Lo studio sulla miolisi con radiofrequenza, pubblicato dal dottor Fasciani questo mese sulla rivista internazionale ‘European Journal of Obstetrics & Gynecology and Reproductive Biology’ , valida i risultati ottenuti con controllo a tre anni sulla maggiore casistica europea riportata in letteratura. “L’esperienza maturata negli anni mi ha fatto capire che non tutti i fibromi sono uguali nella facilità ad essere coagulati – conclude – e grazie a questa intuizione ho messo insieme un gruppo di lavoro che potesse ottimizzare ulteriormente l’ablazione dei miomi”.

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