Videointervista al sottosegretario alle Infrastrutture e ai trasporti

"La grande partita è sul trasporto pubblico. Ci lavoriamo col ministro, secondo noi si può operare almeno su tre direttive". Lo dice il sottosegretario alle Infrastrutture e ai trasporti, Salvatore Margiotta, in una videointervista a LaPresse. "La prima è scaglionare gli orari di lavoro – spiega -. Ci sono uffici che devono abituarsi all'idea che alcuni lavorano la mattina e altri il pomeriggio. Questo consentirebbe di non avere una concentrazione eccessiva di persone la mattina, tra le 7 e 8, sulle banchine delle metropolitane, perché una parte di utenti andrebbero in ufficio anche tra le 14 e le 15". Inoltre, "bisogna continuare a incentivare lo smart working, perché abbiamo imparato che si può fare e non è difficile: continuiamo a farlo. In questo modo potremmo decongestionare la domanda dei mezzi pubblici". E terzo punto, "anche se è quello più complicato dal punto di vista economico, andrà aumentata l'offerta – sottolinea l'esponente del Pd -. È evidente che se prima bastava una corsa di metropolitana con i posti a sedere tutti occupati e i corridoi con gli utenti in piedi e stipati, questo non sarà più possibile. E non lo sarà per molto tempo. Man mano che la gente riprenderà fiducia e recupererà le vecchie abitudini, c'è da aspettarsi che venga superata anche la fase in cui la gente si affiderà al mezzo privato, e in autunno torneremo ad avere una grande richiesta. In quel caso andranno aumentate le corse, con problemi economici, perché si dovrebbero aumentare i costi dei biglietti e non puoi farlo, quindi andranno trovate soluzioni anche in questo senso".

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