La strana ma importante ricorrenza voluta da un certo Jack Sim. Più salute e tanti soldi risparmiati se ogni persona fosse dotata di un luogo adatto, igienico e dignitoso dove fare i suoi bisogni

Signori, attenzione. Oggi è il World toilet day, giornata mondiale dei gabinetti, WC, cessi, latrine o comunque vogliate chiamarli. La istituì nel 2001 a Singapore un certo Jack Sim, imprenditore edile col pallino di garantire all'intera umanità una defecazione corretta, igienica, comoda e socialmente equilibrata e diffusa. Mr Sim si fa chiamare Mr Toilet e anni fa ha detto: "La 'silenziosa' crisi igienico-sanitaria è una bomba a orologeria che colpisce miliardi di persone in tutto il mondo. Non vi è bisogno di costosi WC super tecnologici che riscaldano il nostro sedere o mascherano i rumori sgradevoli con la musica classica, ma di latrine ecologiche che costano al massimo 10 dollari l’una. Ci sono persone che desiderano un gabinetto, proprio come altri sognano una borsa Louis Vuitton".

Mr Toilet ha perfettamente ragione. Ogni anno, nel mondo muoiono due milioni di persone per malattie diarroiche che potrebbero essere evitate anche grazie a un corretto sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti corporei umani. E oltre 1 miliardo di persone (il 15 per cento dell'intera umanità) non sa letteralmente "dove farla" perché non ha in casa o nelle vicinanze una latrina adeguata. La cifra sale a oltre 2 miliardi se si contano quelli che hanno solo a disposizione una latrina, ma non un bagno dignitoso dove lavarsi. L'Onu ha messo tra gli obiettivi del Millennio quello di dimezzare queste cifre. Ma siamo ancora piuttosto lontani.

E pensare che secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) questa mancanza internazionale di igiene ci costa ogni anno 260 miliardi di dollari, mentre per ogni dollaro investito in sanitari da bagno ne tornerebbero ben otto in termini di risparmi di spesa sanitaria. Ma anche l'istruzione e la cultura migliorerebbero: non tanto perché in un comodo Wc, la maggior parte dell'umanità trova finalmente il tempo per dedicarsi a un buon libro, quanto, soprattutto perché i ragazzi (e, in particolare le ragazze) di tanti Paesi in via di sviluppo interrompono gli studi perché non possono recarsi a scuola anche per la mancanza di servizi igienici. Basti pensare (sia dal punto di vista igienico-sanitario che da quello della dignità) quante ragazze non vanno a scuola nel periodo del ciclo se la struttura non è dotata di servizi igienici.

E, paradosso dei paradossi, questa disgraziata umanità, è ormai arrivata ad avere più telefonini che Wc: abbiamo quasi un cellulare per abitante della Terra (6,8 miliardi su 7 miliardi di persone) ma nemmeno un cesso disponibile per ciascuno di noi. Ma la Storia si vendica e, secondo una strampalata ricerca, far cadere il cellulare nel water è uno degli incidenti più comuni: pare capiti una volta nella vita a ciascun possessore di telefonino. Gli organizzatori della "Giornata mondiale del Gabinetto" ci fanno argutamente sapere: "che è l'unica cosa che non accade a chi il water non ce l'ha" 

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