Bocciate quelle di FI, Pd e FdI. I dem protestano: "Salva Salvini, boccia la Tav"

L'aula della Camera ha approvato con 261 sì e 136 no la mozione della maggioranza a firma Lega-M5S che impegna il governo a "ridiscutere integralmente" l'opera della Tav. Bocciate le mozioni delle opposizioni, che chiedevano all'esecutivo di portare avanti il progetto. Prima del voto il gruppo del Pd ha mostrato in aula i cartelli con su scritto: #salvaSalvini #bocciaTav, incassando il richiamo formale del presidente Roberto Fico.

"La mozione presentata oggi in Aula da MoVimento 5 Stelle e Lega rappresenta il giusto modo di procedere e segue quanto scritto nel contratto di governo", dichiarano in una nota i portavoce piemontesi del M5S alla Camera. "Una scelta di buon senso: non rispondiamo a nessuna lobby e non abbiamo fretta di gettare i soldi dei cittadini dalla finestra, come sembrano invece avere le opposizioni. Se devono essere spesi dei soldi pubblici devono essere fatte delle verifiche rigorose e l'analisi costi benefici, in questo senso, è lo strumento analitico migliore per valutare la bontà di un eventuale investimento. Sarà questo il modello da seguire per prendere qualsiasi decisione". 

"Come MoVimento 5 Stelle siamo sempre stati contrari a questa opera e l'analisi costi-benefici, realizzata da tecnici indipendenti e di spessore internazionale, ha purtroppo confermato le nostre perplessità. I dati sul traffico in direzione di Lione e la continua diminuzione della quantità di merci scambiate nei valichi del nord – ovest italiano negli ultimi anni infatti, confermano l'insussistenza dell'opera. Con tali livelli di traffico è semplicemente assurdo pensare di spendere questi soldi: l'opera rischia di essere dannosa non solo per il territorio e per l'ambiente, ma per l'economia di tutto il Paese. Ci sono perdite per 8 miliardi a carico dei cittadini", proseguono.

"Non accettiamo lezioni da chi fino ad oggi ha gestito in maniera così deficitaria i beni dello Stato. È finito il tempo del ponte sullo Stretto, delle grandi opere che fanno arricchire i soliti noti. L'analisi costi-benefici è stata già inviata all'Unione Europea e questo è l'unico strumento valido a livello internazionale per prendere una decisione sul Tav Torino-Lione. Al contempo, il Ministro Toninelli e la sua omologa francese Elisabeth Borne hanno firmato congiuntamente una lettera al soggetto attuatore Telt per posticipare i bandi di gara relativi al tunnel di base, a ulteriore dimostrazione che anche la Francia vuole valutare bene cosa fare, perché questa non è certo una decisione che può essere presa con leggerezza", concludono i deputati.

In totale disaccordo il presidente del Piemonte Sergio Chiamparino, che commenta così: "Lega e 5Stelle, con il voto alla Camera, pregiudicano sempre più seriamente la Tav. Il blocco dei lavori salva il governo e mette in un angolo il Piemonte, che vuole crescere e non essere vittima delle pantomime elettorali della maggioranza. I palazzi della politica non sono tutti uguali. Siamo a fianco delle forze economiche e sociali, della società civile che protestano contro questa decisione. Dal canto mio, se il blocco dei lavori permarrà, chiederò al Consiglio regionale di indire una consultazione popolare sulla Tav in modo che i piemontesi possano pronunciarsi liberamente".

Molto critica sulla mozione di maggioranza anche la presidente di FdI, Giorgia Meloni: "Sono molto delusa da quello che ho letto sulla Tav. In due righe si cancella un'opera che è fondamentale per il futuro dell'Italia, con due righe si condanna l'Italia al terzo mondo degli scambi commerciali ed è qualcosa che non sta né in cielo né in terra. Non prendiamoci in giro, quello che c'è scritto nella mozione di maggioranza significa che la Tav non si farà. Io sono molto arrabbiata e chiederò conto personalmente a Matteo Salvini di quello che c'è scritto nella mozione".

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