La protesta per cercare di salvare la storica emittente

Roberto Giachetti è stato ricoverato in ospedale dopo quattro giorni di sciopero della fame e della sete, messo in atto per protestare contro la decisione del governo di non rinnovare la convenzione con Radio Radicale. "Cari amici, da qualche ora sono ricoverato in ospedale perché, come inevitabile al quarto giorno di sciopero della fame e della sete, le condizioni fisiche cominciano a risentirne. L'alternativa, come mi hanno chiesto i medici, sarebbe stata quella di interrompere la mia iniziativa nonviolenta. Ovviamente ho rifiutato questa ipotesi", scrive su Facebook il deputato del Partito democratico.

"Queste sono ore davvero decisive per la vita di Radio Radicale. Nelle prossime 24 ore gli uffici della Camera dei Deputati dovranno decidere sulla ammissibilità degli emendamenti volti a prorogare la convenzione con il Mise di altri 6 mesi. Se saranno dichiarato ammissibili poi tutto dipenderà dalle reali volontà politiche – prosegue -. Ho iniziato questo sciopero della sete proprio per aiutare tutti coloro che hanno in questo momento il potere di decidere, di farlo con saggezza e lungimiranza. Quindi andrò avanti e continuerò a fare tutto quello che è possibile in queste ore per garantire che entro domani gli emendamenti per salvare Radio Radicale siano all'ordine del giorno del dibattito politico. Grazie a tutti davvero e di cuore per il sostegno e l'amicizia dimostrata in queste ore complicate. Vi terrò aggiornati. Un abbraccio", conclude Giachetti.

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