Niente mascherine e distanziamento per i manifestanti guidati dall'ex generale dei carabinieri Antonio Pappalardo: "Questa pandemia è una boiata, popolo ribellati"

Dopo i sostenitori del centrodestra, in piazza del Popolo a Roma sono arrivati nel pomeriggio i gilet arancioni guidati dal generale Antonio Pappalardo. Al grido 'Libertà' e per la maggior parte senza mascherine, un centinaio di persone si sono riunite senza rispettare il distanziamento urlando slogan contro il sistema, come "No al Mes" e "Fuori dall'Europa', contro il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e chiedendo le dimissioni del governo. 

 "E' il popolo che comanda, uscite dal guscio, scendete in piazza e ribellatevi. Noi siamo qui per votare subito un nuovo Parlamento e chiediamo una nostra moneta nazionale. Abbracciatevi tutti, dicono che se vi abbracciate potete prendere il coronavirus? E vediamo se viene", ha dichiarato durante il suo intervento il leader dei gilet arancioni. Pappalardo ha letto un programma in 3 punti che prevede anche una nuova legge elettorale e lo ha messo ai voti della Piazza. "Unanimità" ha gridato il leader dei gilet arancioni.

"Ci hanno costretto a vivere come reclusi nelle nostre abitazioni. In 42 anni di servizio non ho mai visto tanti uomini delle forze dell'ordine in strada. Mussolini ha fatto la marcia su Roma e non lo ha fermato nessuno, a noi ci stanno fermando i pullman in strada per non farci manifestare. Noi siamo il popolo, non siamo ne' di destra ne' di sinistra", è un altro passaggio dell'ex generale Pappalardo che torna poi a stroncare l'emergenza sanitaria in atto. "Lo dicono gli esperti internazionali che questa pandemia è una boiata", grida dal palco improvvisato di piazza del Popolo.

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