La Procura di Palermo, guidata da Maurizio de Lucia, ha chiesto l’arresto dell’ex governatore Totò Cuffaro e del deputato di Noi Moderati Saverio Romano. L’indagine, coordinata dai carabinieri del Ros, riguarda la corruzione nell’ambito di una serie di appalti nella sanità siciliana. Chiesti gli arresti domiciliari per i due politici. Sono coinvolte altre sedici persone.
Perquisizioni nelle abitazioni e negli uffici di Cuffaro e Romano. Nei prossimi giorni, come prevede la nuova riforma, i due verranno interrogati davanti al Gip prima di un’eventuale ordinanza di custodia cautelare.
Altri 16 indagati oltre a Totò Cuffaro e Saverio Romano
Nell’inchiesta sugli intrecci fra politica e affari nella sanità siciliana ci sono altri sedici indagati. Per tutti, a vario titolo, le accuse contestate dal procuratore Maurizio de Lucia sono corruzione, associazione a delinquere e turbativa d’asta. Gli altri indagati sono Vito Raso (lo storico segretario di Cuffaro), Carmelo Pace (deputato regionale della Dc), Roberto Colletti (ex manager di Villa Sofia), Antonio Abbonato, Ferdinando Aiello, Paolo Bordonaro, Alessandro Mario Caltagirone, Marco Dammone, Giuseppa Di Mauro, Vito Fazzino, Antonio Iacono, Mauro Marchese, Sergio Mazzola, Paolo Emilio Russo, Giovani Tomasino e Alessandro Vetro.
“Le perquisizioni – si legge nel comunicato firmato dal procuratore – sono state disposte al fine di evitare la dispersione delle prove a seguito della discovery delle indagini imposta dalla notifica dell’invito a rendere interrogatorio cosiddetto preventivo a seguito della richiesta di applicazione di misura cautelare avanzata nei confronti degli indagati”.

