“Dove Giorgia Meloni sta guidando l’Europa”. Questo il titolo che accompagna il lungo articolo che il ‘Time’ pubblica sulla presidente del Consiglio dedicandole la copertina del numero di agosto. La rivista ripercorre la storia personale e politica della premier e leader di Fratelli d’Italia, incontrata dall’intervistatore lo scorso 4 luglio. Un colloquio in cui Meloni pone anche una domanda al suo interlocutore: “C’è qualcosa del fascismo che la mia esperienza le ricorda, riguardo a ciò che sto facendo nel governo?”.
Meloni: “Mi attaccano sul passato perché non hanno argomenti”
La premier, si legge nell’articolo, sostiene che i suoi critici abbiano usato il suo passato di estrema destra come arma contro qualsiasi politica lei adotti. “Mi hanno accusata di ogni cosa possibile, dalla guerra in Ucraina alle persone che muoiono nel Mediterraneo. È semplicemente perché non hanno argomenti”, afferma. Ma gli attacchi la infastidiscono, viene sottolineato dal giornalista, e lei ci ritorna mentre passeggia per Palazzo Chigi. “Non sono razzista – dice -. Non sono omofoba. Non sono tutte le cose che hanno detto di me”. È la prima donna leader dell’Italia e afferma che nella sua carriera ha “dovuto affrontare stereotipi ridicoli”, ma respinge i tentativi del governo di porvi rimedio o di correggere altre forme di discriminazione, che definisce “quote”. Si oppone a quello che definisce il globalismo “omogeneizzante”, ma sostiene l’integrazione europea. Alla domanda su quale tipo di nazionalismo sostenga, Meloni risponde che il suo è “principalmente un modo per difenderci da una globalizzazione che non ha funzionato”. Dichiara che la sua intenzione è quella di “ricostruire la nostra identità, ricostruire l’orgoglio, l’orgoglio di essere ciò che siamo, a qualsiasi costo”.
Meloni e il nuovo tipo di nazionalismo
Meloni, si legge ancora nell’articolo, sta costruendo un nuovo tipo di nazionalismo: populista, nativista e filo-occidentale, ma impegnato nelle alleanze europee e atlantiche. “Prima di tutto, dobbiamo difendere ciò che siamo, la nostra cultura, la nostra identità, la nostra civiltà”, afferma la premier che torna anche sull’incontro con Donald Trump alla Casa Bianca: “Lui è un combattente e io sono una combattente”. Gli ammiratori di Meloni, è un altro passaggio che si legge nel pezzo sul Time, sostengono che lei abbia trovato un modo per incorporare le forze di estrema destra in ascesa nel processo democratico, neutralizzandone la minaccia. “Siamo gli eredi del partito di destra”, afferma il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari, principale consigliere politico della premier. Ma il partito da lei fondato, Fratelli d’Italia, secondo Fazzolari, “è diventato il partito che riunisce le persone di destra, i patrioti del nostro Paese, le persone moderate, indipendentemente dal loro precedente background politico”. Nell’articolo c’è spazio anche per la sorella della premier, Arianna, secondo la quale la schiettezza è uno dei tratti distintivi della leader di FdI. “È sempre stata così, fin da bambina”, racconta ricordando anche l’incendio che distrusse l’appartamento in cui vivevano da bambine. Un evento che secondo Arianna ha dato alla sorella “una maggiore determinazione, che l’ha resa la Giorgia che è oggi”. L’inquilina di palazzo Chigi minimizza invece l’incidente nella sua intervista col Time, collegandolo al logo con la fiamma del Movimento Sociale Italiano. “Forse è per questo che mi sono iscritta al Msi, per via della fiamma”, ride.