Caso Almasri, Csm approva tutela a Piccirillo: “Da Nordio parole gravi”

Caso Almasri, Csm approva tutela a Piccirillo: “Da Nordio parole gravi”
(Foto Roberto Monaldo / LaPresse)

Via libera a maggioranza del plenum alla pratica a favore del giudice criticato dal Guardasigilli

Il plenum del Consiglio superiore della magistratura (Csm) ha approvato a maggioranza la pratica a tutela del giudice Raffaele Piccirillo, che sulla gestione del caso Almasri in un’intervista aveva espresso perplessità e poi era stato criticato dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Sono stati cinque i voti contrari, da parte dei laici di centrodestra: Enrico Aimi, Isabella Bertolini, Daniela Bianchini, Claudia Eccher e Felice Giuffrè. Unica astenuta la consigliera togata Bernadette Nicotra, che non aveva firmato la richiesta di apertura pratica a tutela.

La delibera del Csm su Nordio e il caso Almasri

In particolare – si legge nella delibera – il Csm “rileva la gravità delle affermazioni rese dal ministro della Giustizia, per il loro potenziale impatto sulla fiducia dei cittadini nella funzione giudiziaria”; “ritiene che esse siano idonee a condizionare il sereno e indipendente esercizio della giurisdizione” e “afferma, pertanto, la necessità, nell’ambito dei propri compiti costituzionali, di tutelare il prestigio dell’ordine giudiziario, rinnovando il richiamo al rispetto dei principi di autonomia, indipendenza e leale collaborazione tra i poteri dello Stato”.

I laici di centrodestra del Csm: “Turbo pratica per polemica contro governo”

“Questa mattina non abbiamo partecipato alla discussione in Plenum della pratica a tutela del dottor Raffaele Piccirillo ma abbiamo comunque garantito il numero legale al momento del voto. Il senso delle Istituzioni, che i togati molte volte dimenticano pensando che tutto ruoti intorni a loro, ci ha imposto questa scelta per non bloccare i lavori del Consiglio superiore della magistratura in un momento molto delicato per la giustizia nel nostro Paese. Non c’è stata dunque alcuna una ‘vittoria’ dei togati come qualcuno si è affrettato a dichiarare”. Lo dichiarano in una nota i consiglieri laici di centrodestra del Csm, Enrico Aimi, Isabella Bertolini, Daniela Bianchini, Claudia Eccher, Felice Giuffrè.

“E non abbiamo cambiato idea su questa ‘turbo pratica’ arrivata dopo appena 72 ore in Plenum: è stata solo l’ennesima occasione per polemizzare contro il governo. Siamo comunque soddisfatti. Con la riforma della giustizia in dirittura d’arrivo gli italiani fra qualche mese non assisteranno più a pericolose invasioni di campo che non giovano alle nostre Istituzioni”, concludono.

Renzi: “Non credo ai provvedimenti bandierina del governo”

“Io credo alla separazione delle carriere, non credo ai provvedimenti bandierina del Governo. E penso che finché non chiarirà in Parlamento (non in tribunale: in Parlamento) cosa è accaduto sulla vicenda Almasri, Nordio resterà un ministro poco credibile, purtroppo”, scrive il leader di Italia viva, Matteo Renzi, nella sua Enews di oggi. “Nel frattempo la maggioranza approva il disegno di legge sulla separazione delle carriere. Ho cercato di spiegare la nostra posizione in Aula ma al solito La Russa & company mi hanno interrotto. Un giorno qualcuno si renderà conto di quanto sia grave che un parlamentare dell’opposizione non possa finire i propri interventi per gli schiamazzi della maggioranza: quando il diritto dell’opposizione viene bloccato dalla maggioranza si attua un pericoloso cortocircuito. Ma poco importa, amici: si va avanti ancora più convinti”, sottolinea Renzi.

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