Dai dazi alla guerra in Ucraina e a Gaza. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha toccato tutti i dossier caldi nelle dichiarazioni alla stampa al termine del bilaterale a Palazzo Chigi con il cancelliere federale dell’Austria, Christian Stocker. “Abbiamo parlato dei negoziati commerciali in corso tra Unione europea e Stati Uniti. Siamo d’accordo sul fatto che bisogna scongiurare in ogni modo una guerra commerciale sulle due sponde dell’Atlantico”, ha detto la premier.
“Continueremo insieme con gli altri leader, e ovviamente in stretto contatto con la Commissione, a lavorare per un accordo che possa essere reciprocamente vantaggioso e che deve essere concluso prima del prossimo primo di agosto. L’obiettivo rimane quello di rafforzare l’Occidente nel suo complesso e rendere ancora più forti le nostre economie che sono già strettamente interconnesse. Tutti gli altri scenari sarebbero totalmente insensati nell’attuale contesto”, ha aggiunto.
Giorgetti: “Oltre 10% si rischia di perdere mercati, arrivare a compromesso”
Rispetto ai dazi imposti dagli Stati Uniti alle merci importate dall’Unione Europea “mi sembra ragionevole ispirarci all’accordo fatto dal Regno Unito con gli Usa, il 10% era un risultato ragionevole, ma credo che in questo momento non sia esattamente nella disponibilità dell’amministrazione Trump. Però non si può andare molto oltre da questo numero, altrimenti diventa insostenibile”. Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo all’evento per i 165 anni del Corriere Adriatico, ‘Le Marche raccontano: protagonisti di oggi, visioni per domani’. “Il dialogo che ho avuto con gli operatori stabilisce asticelle tra ciò che è sopportabile e cosa no, al 10% si può ragionare e ci si può ‘stare dentro’, se ci si distanzia molto da questo diventa impossibile e i mercati si perdono, inevitabilmente”, ha aggiunto Giorgetti.
“L’aria che tira per noi – ha proseguito il ministro – era quella di un Paese che aveva messo a posto le cose, era in navigazione tranquilla. E’ chiaro che quello che sta avvenendo è la ridefinizione degli obiettivi economici e politici a livello globale, con quindi la nuova postura che ha assunto l’amministrazione Trump che sta riscrivendo i rapporti commerciali. A partire dalla questione dei dazi, ma ci sono altre gambe della politica economica di Trump, dal nuovo ruolo del dollaro alle criptovalute. E’ una riscrittura degli equilibri mondiali, con Trump che usa un metodo di negoziazione ruvido e in cui l’Europa gioca di rincorsa, è un po’ in difesa. In ogni caso, è troppo importante arrivare a un ragionevole compromesso, negoziando senza mollare di un centimetro”.
Ucraina, Meloni: “Vediamo cambio postura Usa, lo salutiamo positivamente”
A proposito poi della guerra in Ucraina, Meloni ha aggiunto: “Putin ha deciso di non accogliere la volontà di dialogo dell’amministrazione Trump. Vediamo oggi un cambio di postura da parte degli Stati Uniti e lo salutiamo positivamente”,
“Attacchi brutali Russia confermano scarso impegno per pace”
“La Russia continua a colpire i civili, sono attacchi sempre più intensi e brutali che confermano quanto poco Mosca sia impegnata a costruire quella pace che noi tutti perseguiamo”, ha sottolineato l’inquilina di Palazzo Chigi. La premier ha inoltre parlato della indisponibilità di Putin ad accogliere la disponibilità al dialogo da parte dell’amministrazione Trump.
“Continuare con sostegno a Kiev e aumentare pressioni su Russia”
“L’obiettivo comune è restituire all’Ucraina un futuro di pace, di sicurezza e di libertà. Per arrivare a questo futuro il percorso è duplice: continuare a sostenere l’Ucraina perché si possa difendere e aumentare la pressione sulla Russia”, ha detto ancora la presidente del Consiglio.
“Urgente cessate fuoco a Gaza, sostegno a mediatori”
“Abbiamo condiviso l’assoluta urgenza di un cessate il fuoco a Gaza, che possa condurre al rilascio degli ostaggi e permettere di fornire alla popolazione civile assistenza umanitaria. L’impegno dell’Ue è senz’altro positiva. Da parte mia continuo a lavorare per sostenere i mediatori”, ha rimarcato Meloni.
“Legame Italia-Austria antico, oggi più solido che mai”
“Italia e Austria sono legate da un legame antico che oggi è più solido che mai. L’Italia è un ponte naturale tra l’Europa mediterranea e quella continentale, così come l’Austria è l’anello di congiunzione tra i due polmoni d’Europa, quello orientale e quello occidentale. La comune vocazione che abbiamo è quella di fare rete e sistema con le nazioni europee. Su questo si fonda l’intensa cooperazione che abbiamo avviato su molti fronti”, ha rimarcato Meloni nel corso delle dichiarazioni alla stampa dopo il bilaterale con il cancelliere austriaco.
Migranti, Stocker a Meloni: “Congratulazioni a Italia per successi raggiunti”
“Mi congratulo con l’Italia per i successi che ha già raggiunto” a proposito dell’immigrazione. Lo ha detto il cancelliere austriaco, Christian Stocker, parlando nel corso delle dichiarazioni alla stampa a Palazzo Chigi con Meloni. Sull’immigrazione irregolare “stiamo elaborando soluzioni europee”, ha detto Stocker, affermando che Italia e Austria sono “particolarmente colpiti dall’immigrazione irregolare” e che “in passato sono rimasti abbandonati” ma che “attualmente in Ue ci troviamo su una via migliore”.
“I prossimi passi saranno sicuramente piena attuazione Patto immigrazione e asilo da parte di tutti gli Stati membri, il che richiede anche soluzioni innovative quando parliamo di Centri Cpr e di un modello di Paesi terzi sicuri”, ha detto ancora Stocker. “Questo richiede una collaborazione forte anche per i Paesi di provenienza e di transito e mi congratulo con l’Italia per i successi che ha già raggiunto”, ha affermato. “In Austria 2 settimane fa per la prima volta dal 2011 abbiamo potuto rimpatriare un siriano che ha commesso dei reati, seguiranno altri casi perché abbiamo trovato una soluzione legale”, ha dichiarato.