Con lo spoglio quasi ultimato va delineandosi la mappa dell’affluenza al voto in Italia per i cinque referendum del 8 e 9 giugno 2025. Va ricordato che il quorum è ben lontano dal target del 50%, attestandosi per ora intorno al 30%. Al momento la regione dove si è votato di più è la Toscana con oltre il 39% di affluenza. Tra le province toscane, quella con la più alta percentuale di votanti è stata Firenze con il 46,%, mentre quella dove si è andati di meno alle urne è Grosseto, con il 31,46%. Dopo Firenze, le province con la più alta percentuale di votanti sono state Livorno con il 40,75%, Pisa al 40,49% e Siena al 40,34%.
“Auspicavamo a un risultato più consistente, ma i 15 milioni di cittadine e cittadini che si sono recati alle urne sono un risultato importante di fronte ad un governo che ha fatto di tutto per boicottare l’adesione al referendum e che ha silenziato ogni forma di informazione, soprattutto nei canali pubblici. Siamo comunque soddisfatti del fatto che in Toscana abbiano votato tantissime persone, sfiorando del 40% l’affluenza, portando la nostra regione ad essere una di quelle dove c’è stata più partecipazione”, afferma il segretario del Pd Toscana Emiliano Fossi.
“Questo dato – aggiunge Fossi – riconosce il lavoro fatto sul territorio dal Pd Toscana con la Cgil e le altre forze politiche che si sono mobilitate in maniera capillare per informare le elettrici e gli elettori. Ne usciamo convinti della responsabilità e dell’impegno che dovremo avere per portare avanti le giuste battaglie specialmente in vista delle prossime elezioni regionali”.
Dopo la Toscana, tra le Regioni seguono con circa il 38% dall’Emilia Romagna e poi da Liguria e Piemonte, appaiate intorno al 35%. Maglia nera per il Trentino Alto Adige con meno del 23%.
La top 5 dell’affluenza:
Queste le 10 regioni con l’affluenza più alta:
- TOSCANA (3927 su 3927 sezioni) 39,10%
- EMILIA-ROMAGNA (4537 su 4537) 38,10%
- PIEMONTE (4801 su 4803) 35,20%
- LIGURIA (1785 su 1785) 35,07%
- MARCHE (1572 su 1572) 32,70%
Tra i quesiti, boom del sì per il reintegro
Il “Sì” al quesito numero 1 del referendum, sul reintegro licenziamenti illegittimi, al momento (13.175 sezioni su 61,591) si attesta sull’88,37% con 2.307.892 voti. I “No” sono stati l’11,63% pari a 303.852 voti.
Il dibattito sul quorum
Intanto, è già ripartito il dibattito politico sul quorum. “Il quorum è divenuto un ostacolo alla democrazia: proporremo alle forze politiche in Parlamento, a partire da quelle che si sono pronunciate per il sì di sostenere una riforma costituzionale che elimini questo quorum che rappresenta un vulnus enorme alla partecipazione dei cittadini”, ha detto il segretario di +Europa Riccardo Magi nel corso di una conferenza stampa al comitato.
“Credo che lo strumento del referendum vada rivisto nelle modalità e nei paletti, abbassando il quorum in un Paese che affoga nell’astensione -ha evidenziato il presidente M5S Giuseppe Conte-: bisogna premiare la partecipazione, la scelta. Soprattutto in un contesto in cui poteri con gran parte dell’informazione in mano inquinano le acque, in cui pochissimi decidono per tutti, in cui molti italiani non hanno quasi mai sentito parlare di questo referendum per mesi”.
“Questo è un paese che purtroppo non va più a votare e il dato significativo è questo. Perché io non credo che il 70% degli italiani non sia d’accordo sull’aumento delle tutele per i lavoratori”, ha detto la deputata M5S Vittoria Baldino, intervistata a La 7. “Per questo a mio avviso bisognerebbe intervenire sull’istituto del quorum perché oggi è anacronistico alla luce dei livelli di affluenza alle elezioni politiche”, ha aggiunto.

