L'iniziativa voluta da Pd, M5S e Avs. La leader dem: "Questa è l'Italia che non tace"
Con il titolo di ‘Gaza, stop al massacro’, ha preso il via a Roma la manifestazione voluta da Pd, M5S e Avs. Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli sono dietro lo striscione di testa. Da piazza Vittorio si muove il corteo di migliaia di persone in direzione di piazza San Giovanni.
Manifestanti in piazza San Giovanni
È entrato interamente in piazza San Giovanni il corteo pro Gaza organizzato a Roma dal Partito Democratico, il M5s e Avs. Il lungo serpentone, radunatosi in piazza Vittorio Emanuele, si è snodato attraverso via Emanuele Filiberto, completando la sua marcia davanti al palco allestito davanti alla basilica lateranense. Secondo le stime annunciate ieri, alla manifestazione hanno preso parte almeno 50mila persone. Il tutto si è svolto fino a ora in assoluta serenità, con le forze di Polizia a vegliare sul regolare svolgimento della manifestazione. I manifestanti scandiscono in coro “Palestina libera”, “Siamo tutti palestinesi”, “Free free Palestine”. Centinaia le bandiere della Pace, della Palestina e dei partiti che promuovono la manifestazione.
“Bella Ciao” in chiusura
Al termine degli interventi dei leader del centrosinistra in piazza San Giovanni a Roma, nella manifestazione per Gaza promossa da Pd, M5S e Avs, il trombettista Paolo Fresu ha suonato ‘Bella Ciao’. Sul palco si avvicinano al musicista Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, che posano abbracciati per la photo opportunity.
Gli organizzatori: “Siamo oltre 300mila”
“Gli organizzatori mi hanno comunicato che siamo oltre 300 mila”. Lo ha detto la conduttrice Valentina Petrini sul palco di piazza San Giovanni durante la manifestazione per Gaza organizzata a Roma da Pd, M5S e Avs.
Schlein: “In corteo l’Italia che non tace, stop massacro”
“Un’enorme risposta di partecipazione per dire basta al massacro dei palestinesi e ai crimini del governo Netanyahu. E’ un’altra Italia che non tace, come fa il governo Meloni”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein in occasione del punto stampa al corteo per Gaza a Roma. “Questa è un’Italia che vuole il riconoscimento dello Stato palestinese – ha aggiunto – ed questa è l’Italia che vogliamo“.
“Uniti oggi insieme in una delle piazze più belle per dire basta al massacro, basta ai crimini di Netanyahu . A Gaza è in corso una pulizia etnica, non lo possiamo accettare: è in corso una pulizia etnica. Il governo Meloni, codardo, non è riuscito a esprimere una condanna” ha detto dal palco.
Conte: “Piazza dell’umanità contro sterminio a Gaza”
“Questa è la piazza dell’umanità contro lo sterminio sistematico che va avanti da venti mesi con tanti governi, a partire da quello italiano, che stanno facendo finta di non vedere e ancora oggi balbettano. Ci sono misure concrete nella nostra mozione unitaria, da cui parte questa iniziativa. La presenza di tantissimi cittadini oggi è il segno che l’opinione pubblica e i cittadini italiani non ci stanno più. Stop a questo sterminio”. L’ha detto il presidente del M5S, Giuseppe Conte, nel punto stampa in occasione del corteo per Gaza organizzato a Roma da Pd, M5s e Avs.
Manifestanti da tutta Italia
Provengono da tutta Italia i manifestanti che a Roma, nonostante il grande caldo, si stanno radunando in piazza Vittorio Emanuele per partecipare alla mobilitazione pro Palestina organizzata dal Pd, M5s e Avs. In piazza ci sono gruppi provenienti da Veneto, Friuli, ma anche Sicilia, Puglia e Campania. Su alcuni cartelli si legge “Basta massacro, basta apartheid. Stato unico in Palestina” e ancora “Merz, Starmer, Meloni, Macron avete le mani insanguinate“.
Flash mob con sirene antiaereo e finti bimbi morti
Flash mob in piazza San Giovanni a Roma nel corso della manifestazione organizzata a sostegno di Gaza. Alcune decine di manifestanti hanno fatto risuonare le sirene antiaereo, mentre cinque donne hanno stretto a sé dei fagotti insanguinati simulando i neonati morti nel conflitto in Medioriente. Dietro di loro lo striscione con la scritta “Salviamo Gaza”.
Al corteo anche una bandiera di Israele
Ha raggiunto la testa della manifestazione il giornalista Klaus Davi. Indossando una kippah con i colori della pace e una spilla con la bandiera di Israele, il giornalista sventola una bandiera dello stato ebraico e una della pace con la stella a cinque punte. Molti curiosi lo hanno avvicinato ma non si sono registrati momenti di tensione.
Lerner parla di antisemitismo e qualcuno contesta
“È innegabile che la conduzione criminale della guerra di Gaza ha resuscitato un odio atavico contro gli ebrei. Voi vi offendete giustamente quando vi sentite scagliare addosso con strumentalità l’accusa di antisemitismo”. Lo ha detto Gad Lerner dal palco di piazza San Giovanni, interrotto da qualche fischio. “Anche questo ci ha fatto Netanyahu, – ha aggiunto – si intesta abusivamente la memoria della Shoah per tentare di darsi un salvacondotto morale. E così induce molta gente non solo ad interrompermi ma anche a dire ‘basta con questi ebrei, ci hanno stufato con la shoah’. Ma io vado avanti lo stesso“. Dopo questa frase, più di qualcuno ha applaudito incoraggiando Lerner.
Poi Gad Lerner ha citato Segre e Bruck. “Chi lavora per la pace rispetta le sensibilità altrui e io a casa non ci vado proprio, non sarà qualche urlo a farmici andare”, ha aggiunto rivolgendosi a qualche manifestante. “La forza di questa piazza democratica sarà ben impiegata per favorire l’incontro tra dissidenti palestinesi e israeliani, che sanno che nakba e shoah sono sinonimi”.
La manifestazione per Gaza
Una manifestazione annunciata da tempo, promossa dai partiti di centrosinistra e sostenuta da movimenti, associazioni e singoli cittadini, con partenza alle 14 da piazza Vittorio Emanuele II e arrivo a Porta San Giovanni.
Il leader sul palco
Sul palco di piazza San Giovanni prenderanno la parola i leader dell’opposizione, Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Il corteo esprimerà le richieste contenute nella mozione unitaria presentata in Parlamento, sul cessate il fuoco immediato a Gaza, sulla sospensione dell’invio di armi a Israele, sull’accesso libero agli aiuti umanitari e lo stop all’accordo di associazione UE-Israele. A differenza delle precedenti manifestazioni, organizzate in passato, non parteciperanno gruppi esplicitamente pro Palestina, ma solo diverse realtà associative, tra cui l’Aoi (Associazione delle Organizzazioni Italiane di cooperazione e solidarietà internazionale – ndr) e la Fondazione PerugiAssisi.
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