L'incontro tra il ministro e il piccolo Fadl alla presenza del padre

“Grazie Italia”. È questa la frase che un bambino palestinese di otto anni ripete con insistenza a chiunque incontri nei corridoi dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove è ricoverato dal 15 maggio scorso. Tra le persone che hanno ricevuto il suo saluto, c’è stato anche il ministro degli esteri e vicepremier Antonio Tajani, in visita al nosocomio bergamasco in occasione di un convegno della Rete italiana obesità. Tajani ha fatto tappa nel reparto pediatrico dove il piccolo, proveniente dalla Striscia di Gaza, è seguito dai medici che stanno valutando il suo stato clinico.

Ad accompagnarlo c’era il padre, che ha affidato a un interprete le sue parole: “Ho detto al ministro che vogliamo rimanere qua in Italia e questo bambino diventerà un dottore. Ringrazio l’Italia per tutto l’aiuto che ci hanno dato”. L’uomo ha anche espresso il desiderio di poter riunire presto la famiglia, facendo arrivare nel nostro Paese la moglie e gli altri figli ancora bloccati in zona di guerra. Tajani ha poi raccontato l’incontro con il piccolo paziente anche sui suoi canali social: “Fadl, bambino palestinese che abbiamo salvato a #Gaza e curato all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, mi ha accolto con un ‘Grazie Italia’ e regalandomi un tricolore da lui disegnato. Caro Fadl, sono io a ringraziare te. Che Dio benedica la tua vita!”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata