Miravalle (Antigone): "Non ha competenza e consapevolezza", consiglio direttivo Camera Penale: "Siamo attoniti"
Bufera sulla nomina della neo eletta garante comunale dei diritti dei detenuti del Comune di Asti, Stefania Sterpetti.
Patrizio Gonnella, presidente di Antigone, chiede al sindaco, alla Giunta e al Consiglio comunale di Asti, di rivedere la nomina. Gonnella cita un post pubblicato da Sterpetti su Facebook nel settembre 2020 sullo sciopero della fame iniziato in carcere da Cesare Battisti: “Visto che non c’è la pena di morte… chissà… fosse la volta buona che si toglie di mezzo da solo”.
Una “garante comunale dei diritti dei detenuti che se ne augurava la loro morte“, sottolinea Gonnella. Oltre a lui, tante le voci che tra ieri e oggi si sono levate ‘contro’ la nomina e che ne evidenziano un conflitto di idee e una certa inadeguatezza. Si parla di post razzisti e contro i detenuti incarcerati, tra l’altro molti dei quali sono poi stati rimossi dai social.
Michele Miravalle (Antigone): “Non ha competenza né consapevolezza”
“La neo garante dichiara che preferisce ‘essere considerata razzista’ e paragona i migranti a ‘ciarpame'” dice Michele Miravalle, di Antigone e consigliere Pd. “Ci permettiamo di dubitare che la nuova garante abbia non solo la competenza ma anche la consapevolezza dell’incarico che andrà a ricoprire, in un momento drammatico per le carceri italiane”. “Diamo così il benvenuto alla nuova garante per le persone detenute di Asti, nella serata in cui si è ricordato Papa Francesco che tanto si è operato per le persone detenute e proprio a ridosso del 25 aprile, data che temiamo non gradisca visto che il suo biglietto da visita social prevede anche un primo piano di Mussolini”, conclude il comunicato.
La posizione della Camera Penale di Asti: “Siamo attoniti”
“L’esito dell’elezione del Garante delle persone private della libertà per il carcere di Asti lascia attoniti, considerato che, da quanto si apprende dagli organi di informazione, il soggetto designato, meno di un quinquennio fa, ebbe a postare, sul proprio profilo Facebook, commenti assolutamente incompatibili con il delicatissimo ruolo che andrà a ricoprire, ovvero di tutelare i diritti dei detenuti tramite un costante monitoraggio delle condizioni di vita inframurarie”. Lo dicono in un comunicato le Camere Penali di Asti.
“E’ sufficiente pensare all’inquietante record in negativo dei suicidi nelle carceri italiane nell’anno 2024 – ben 90 – oltre che all’incessante ritmo con cui i detenuti si sono tolti la vita nei primi mesi del 2025 – a tutt’oggi si conta il numero di 28 suicidi – per ritenere decisamente inadeguata una persona che, con riferimento allo sciopero della fame annunciato da un detenuto giunto agli oneri della cronaca nazionale, auspicava testualmente che: “VISTO CHE NON C’È LA PENA DI MORTE…. CHISSÀ …… FOSSE LA VOLTA BUONA CHE SI TOGLIE DI MEZZO DA SOLO”. All’assordante silenzio della politica nazionale di fronte alle reiterate richieste di interventi risolutivi delle condizioni disumane in cui vivono molti soggetti privati della libertà personale, la politica locale si adegua designando, quale Garante, una persona che per le sue stesse pregresse manifestate opinioni si appalesa totalmente inidonea al ruolo”.
La reazione della garante
La stessa Sterpetti ha risposto alle accuse mosse parlando di linciaggio mediatico, come si legge su La Nuova Provincia: “Desidero esprimere profondo dispiacere per il linciaggio mediatico a cui sono stata sottoposta. Alcuni post personali, estrapolati dal contesto e deformati ad arte, sono stati strumentalizzati a puro scopo politico, in un’operazione di rappresaglia che ormai tristemente caratterizza una certa parte della sinistra. Chi mi conosce e ha lavorato con me in oltre trent’anni di servizio nella sanità pubblica sa che ho sempre operato con serietà, competenza e, soprattutto, con profonda umanità. Non ho mai fatto distinzione tra le persone, né ho mai negato rispetto e attenzione a chiunque si sia trovato in condizioni di fragilità. La mia lunga esperienza come dirigente medico, unita all’impegno nelle Commissioni Pari Opportunità del Comune di Asti (dal 2018 al 2022) e attualmente della Provincia, testimonia il mio percorso di ascolto, tutela dei diritti e vicinanza concreta alle persone. Mi accingo a ricoprire questo incarico con spirito di servizio e senso delle istituzioni, nella convinzione che il rispetto della dignità umana non abbia colore politico”.
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