Il leader di Azione nel suo intervento al congresso del partito a Roma
“Ieri è venuto Paolo Gentiloni, che io rimetterei come presidente del Consiglio domani mattina, e lui ha detto che dobbiamo costruire l’alternativa. La mia risposta a Paolo è: “Ma alternativi a cosa?” A me sembra che l’alternativa la dobbiamo costruire al populismo di destra e a quello che si chiama populismo di sinistra ma che di sinistra, caro Paolo, non ha assolutamente nulla. Conte è un populista di destra, che dovrebbe stare dove è nato, cioè con Matteo Salvini, perché sono la stessa cosa“. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, nel suo intervento conclusivo del congresso del partito a Roma. “A Gentiloni, a Picierno, a Gori, a Nardella, a Sensi, allora, a questi amici dico che nessuno chiede a loro di entrare in Azione, perché è un piccolo partito, ma fate qualcosa voi, costruite un partito diverso che si possa federare con noi”, ha concluso. “Se l’Italia dirà ‘noi non siamo con gli altri Paesi europei’, Putin e Trump ci compreranno in tre nanosecondi e noi avremmo distrutto il lavoro fatto da Alcide De Gasperi in cinque secondi”.
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