Tajani: "Non sono contrario ma prima il taglio dell'Irpef"
Matteo Salvini insiste sulla rottamazione delle cartelle e chiede al governo di accelerare. “È una giornata importante perché parte la pace fiscale, la rottamazione delle cartelle esattoriali nelle istituzioni. Da oggi non è più dibattito ma parte al Senato, in commissione”, ha detto il vicepremier Matteo Salvini a margine di un convegno alla Camera. “Siccome riguarda 20 milioni di italiani che hanno difficoltà con il Fisco – aggiunge il leader del Carroccio -, conto che tutta la maggioranza arrivi sulla richiesta della Lega di cancellare le sanzioni e di far pagare in 10 anni, in 120 rate, quello che la gente altrimenti non riesce a pagare”.
Da Forza Italia arriva la risposta di Antonio Tajani, che ribadisce la posizione di Forza Italia “Siamo per il taglio dell’Irpef dal 35 al 33%, allargando la base fino a 60mila euro di reddito, per sostenere il ceto medio che non deve diventare il ceto povero”, chiarisce il ministro degli Esteri, che sulla proposta dalla Lega chiarisce : “Non sono contrario alla rottamazione, ma prima l’aliquota Irpef, poi la rottamazione”.
E dopo il rinvio del Cdm che doveva varare il decreto sul caro-bollette nel Carroccio c’è fiducia che il ministro leghista dell’Economia Giancarlo Giorgetti possa trovare la quadra su tutti i provvedimenti economici in discussione. “Sono sicuro che si troverà la copertura per tutte le iniziative che sta facendo il governo”, ha detto Alberto Gusmeroli, presidente della commissione Attività produttive della Camera, rispondendo a una domanda sulle coperture per il decreto bollette, la rottamazione e il taglio dell’Irpef. “Abbiamo il miglior ministro dell’Economia al mondo e sono sicuro che oltre al lavorare molto bene si farà la stessa cosa sulla rottamazione lunga e la riduzione dell’aliquota Irpef. Sono sicuro che le risorse verranno trovate per tutti”, conclude l’esponente leghista.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata