Baldino (M5S) alla titolare del Turismo: "Lei è un conflitto d'interessi che cammina". Banchi del centrodestra semivuoti
La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha partecipato alla Camera alla discussione generale sulla mozione di sfiducia presentata dal M5S nei suoi confronti. Sui banchi del Governo, insieme alla titolare del Turismo, i ministri per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani e per la Protezione civile Nello Musumeci, e due sottosegretari. Presenti per la maggioranza una dozzina di deputati, mentre sono una quarantina i parlamentari di opposizione presenti. Tra loro anche la segretaria Pd Elly Schlein e il leader M5S Giuseppe Conte.
Caso Santanchè, ministra lascia Aula tra urla ‘vergogna’ opposizioni
Si alza e se ne va, quasi di scatto Santanchè al termine della discussione generale sulla mozione di sfiducia. “Vergogna, vergogna”, urlano le opposizioni. “Non scopriamo oggi che il ministro si può riservare di replicare in una seduta successiva”, è intervenuto allora il presidente di turno dell’Aula, Fabio Rampelli.
Caso Santanchè, sette interventi per mozione sfiducia, nessuno di maggioranza
Sono sette i deputati iscritti a parlare in discussione generale sulla mozione di sfiducia alla ministra Santanchè. Sono tutti di opposizione: Vittoria Baldino di M5S(che illustrerà la mozione), Federico Gianassi del Pd, Filiberto Zaratti di Avs, Andrea Quartini del M5S, Toni Ricciardi del Pd, Enrico Cappelletti e Francesco Silvestri del M5S. Non risulta iscritto a parlare alcun deputato di maggioranza.
Caso Santanchè, banchi FI-Lega-Nm vuoti durante sfiducia: presenti 12 FdI
Banchi di Forza Italia, Lega e Noi moderati vuoti nel corso della discussione generale della mozione di sfiducia presentata dal M5S nei confronti della ministra del Turismo Daniela Santanchè. Per la maggioranza sono presenti una dozzina di deputati di Fratelli d’Italia.
Caso Santanchè, Ciriani: “Pochi in Aula? Quando si voterà saremo pronti”
“Sarà la capigruppo a decidere” su quando si voterà, “il governo in questa vicenda c’entra relativamente, calendarizzare una mozione è una dinamica tutta parlamentare”. Così il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, al termine della discussione generale alla Camera sulla mozione di sfiducia alla ministra del Turismo, Daniela Santanchè. “Una mozione del genere si fa in tre ore – sottolinea -. Io non ho problemi, eravamo pronti a farla anche domani” la votazione. “Se non si troverà spazio in questa settimana si può fare anche la prossima”, aggiunge. “Se le opposizioni insistono il presidente Fontana trova due ore e si fa, tocca alla capigruppo”, prosegue Ciriani. Sul voto poi il ministro di Fratelli d’Italia spiega: “Oggi è lunedì e non c’erano molti in Aula, neanche dall’altra parte. La replica della ministra la farà il giorno del voto e quel giorno saremo tutti pronti. Se la maggioranza interverrà? Certo, ci sono le dichiarazioni di voto…”.
Caso Santanchè, Salvini: “No dimissioni per avviso di garanzia o rinvio a giudizio”
“Uno è colpevole, se è condannato in tre gradi di giudizio. Non vedo perché uno si debba dimettere per un avviso di garanzia o per un rinvio a giudizio“, ha detto il vicepremier, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti e leader della Lega, Matteo Salvini, a margine della visita al cantiere del Villaggio olimpico, in vista di Milano-Cortina 2026, all’ex Scalo Porta Romana, a Milano.
Caso Santanchè, Baldino (M5S): “Bugie e conflitti interesse, ministra senza dignità”
“Lei è un conflitto di interessi che cammina, ministra”. Così Vittoria Baldino del M5S nell’illustrare in Aula la mozione di sfiducia alla ministra del Turismo Daniela Santanchè. “Lei non avrebbe dovuto essere nemmeno nominata ministra”, aggiunge. “Ha spudoratamente mentito in Parlamento non ha la dignità di sedere tra quei banchi”, prosegue. La ministra “non è più gradita neanche alla maggioranza e lo dimostra la ‘folta’ presenza di esponenti di maggioranza che dovrebbe appoggiarla in quest’aula”, ha aggiunto Baldino.
Caso Santanchè, Gubitosa (M5S): “La ministra ha mentito ai cittadini, lasci”
“La questione non è se essere giustizialista o meno: un rinvio a giudizio non è una sentenza e per il M5S questo principio è sacrosanto. Daniela Santanchè ha mentito ai cittadini, in Parlamento, venendo meno al dovere di esercitare il suo mandato con disciplina e onore. Ha mentito per nascondere i fatti, infangando la credibilità delle nostre istituzioni. Per queste ragioni non può più ricoprire il suo incarico, per queste ragioni il colpevole e imbarazzato silenzio di Giorgia Meloni è la plastica rappresentazione della complicità del governo”. Lo scrive in un post su Facebook Michele Gubitosa, vicepresidente del Movimento 5 Stelle.
Caso Santanchè: Magi (+Eu), ministra già sfiduciata da governo e maggioranza
“Voteremo la sfiducia a Santanchè ma mi sembra evidente che la ministra sia stata già sfiduciata dalla sua stessa maggioranza e scaricata politicamente da Giorgia Meloni e da tutto il governo”, afferma il segretario di Più Europa, Riccardo Magi. “Al di là delle vicende giudiziarie, che comunque avrebbero dovuto consigliarle un passo indietro a tutela delle istituzioni e difendersi meglio nel processo, per quanto ci riguarda Santanchè non avrebbe nemmeno dovuto fare il ministro, in particolare del Turismo: una imprenditrice del settore che ha tutto l’interesse a difendere le rendite di posizione di lobby come quella dei balneari che stanno arrecando una grave perdita per l’erario, un blocco alla concorrenza e alla libertà economica, costi più alti per chi va al mare, situazioni di abusivismo di ogni genere e in taluni casi – conclude Magi – anche gravi danni all’ambiente e alle nostre spiagge”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata