Non mi sorprende affatto che la Corte Penale Internazionale abbia aperto un’indagine nei confronti del governo italiano, perché il governo italiano si è reso responsabile di aver sottratto alla giustizia internazionale un criminale, un boia, stupratore di bambini sul quale pendeva un mandato di arresto. Il ministro Nordio e il governo italiano doveva dare solo seguito al mandato di arresto”. Così il leader del M5S Giuseppe Conte, a margine dell’incontro con i lavoratori Dema in protesta davanti al Mimit. “Tutte quelle cavolate che abbiamo sentito da Nordio non stanno né in cielo né in terra, giuridicamente. Non aspettava lui fare una valutazione nel merito, non spettava a lui fare il giudice assolutore di Almasri. Questo governo ha avuto un comportamento vergognoso, adesso ne risponderà anche alla Corte Penale Internazionale”. Conte si rivolge quindi direttamente al ministro Tajani, secondo cui la CPI andrebbe indagata: “Io da cittadino italiano dico: no, ministro Tajani, siete voi che dovete rispondere di questa violazione gravissima di fronte alla giustizia internazionale al popolo italiano”. “Continua la battaglia? Assolutamente sì”, conclude l’ex premier.

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