Il referendum per facilitare l’ottenimento della cittadinanza italiana da parte di stranieri o figli di stranieri si farà. L’ok arriva dalla Corte Costituzionale che ha ritenuto ammissibile il quesito referendario. A festeggiare davanti alla sede della Camera il comitato promotore “Figlie e figli d’Italia” che ha sventolato un gigantesco tricolore in Piazza Montecitorio.

Tra le associazioni in piazza c’è “Dalla parte giusta della storia”: “Un momento storico che aspettiamo da trent’anni per cambiare una legge anacronistica che non rappresenta più l’Italia di oggi” spiega Kejsi Hodo. “Un passo importante nella riforma della Legge 91 del 1992. È stato fondamentale avere il supporto delle persone che hanno firmato. Ci vediamo alle urne”.

In piazza anche Sonny Olumati della rete Italiani senza cittadinanza che da anni si batte per un cambiamento in questo senso. C’è anche +Europa che ha portato nel dibattito parlamentare le istanze di molti giovani italiani di fatto ma non sui documenti: “Eravamo convinti delle nostre ragioni, ma non eravamo tanto convinti che la Corte Costituzionale le avrebbe accolte” dice Antonella Soldo “quindi ringraziamo anche i giudici per aver onorato l’Istituzione che ricoprono”.

A reggere il tricolore per festeggiare con le associazioni anche il segretario di +Europa Riccardo Magi che fa un appello a tutto il mondo politico: “Ora inizia una fase nuova. Visto che i referendum si uccidono con il silenzio e con l’astensione, chiediamo che tutti, anche la presidente Giorgia Meloni, invitino i cittadini ad andare a votare. Questo anche se non sono d’accordo con il quesito. Nessuno si nasconda dietro l’astensione o il quorum”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata