“Il programma del Governo per fermare la criminalità è facilmente riassumibile e comprensibile anche dagli italiani: assunzioni, assunzioni, assunzioni”. Lo ha detto il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, parlando a Napoli a margine del convegno dell’Unione sindacati di Polizia penitenziaria. “Anni e anni di abbandono della Polizia penitenziaria – fa notare – hanno determinato una fragilità dei nostri istituti penitenziari, anche sotto il versante del detenuto, perché molto spesso il primo garante del detenuto è l’agente, che ne garantisce i diritti”. Per Delmastro la strada da seguire è quella di un “piano di assunzioni ciclopico, come mai vi è stato nei precedenti 20 anni. Oltre 7.500 assunzioni – ricorda – finanziate nei primi 24 mesi di Governo. Se avessero fatto altrettanto i sottosegretari che mi hanno preceduto, parleremmo di sovraffollamento di Polizia penitenziaria”. Per quanto riguarda invece il sovraffollamento delle carceri, il sottosegretario rivendica i “250 milioni appostati per l’edilizia penitenziaria, per recuperare 7mila dei 10mila posti detentivi attualmente mancanti e contrastare così l’odioso fenomeno del sovraffollamento – prosegue – che ha reso spesso inumana la pena in Italia. Sono nato che c’era il sovraffollamento e che mancavano 10mila posti detentivi, oggi sono arrivato nel mezzo del cammin di mia vita che esiste il sovraffollamento e mancano 10mila posti detentivi. Evidentemente la sinistra risposta degli svuotacarceri in questi 50 anni non ha funzionato. C’è bisogno di un piano di edilizia penitenziario adeguato ai fabbisogni dell’Italia”.
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