Landini dopo il faccia a faccia di sei ore a Palazzo Chigi: "Nessuna apertura a nostre richieste"
Si è concluso dopo circa sei ore l’incontro a Palazzo Chigi tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e i sindacati in merito alla manovra di bilancio. Cgil e Uil confermano lo sciopero fissato per il 29 novembre.
Il summit è iniziato con un intervento della premier, che ha difeso la legge di bilancio perché volta a una “visione di lungo periodo” e non al “consenso immediato” e ha rivendicato di aver fatto partecipare banche e assicurazioni alla copertura del provvedimento.
Meloni: “Raccogliamo la grave eredità dei debiti, come un macigno”
“Noi raccogliamo la grave eredità di debiti che gravano come un macigno sui conti pubblici. Citerò due numeri per far capire di cosa parlo: 30 e 38. 30 miliardi è il valore complessivo di questa manovra di bilancio; 38 sono i miliardi che, solo nel 2025, costerà alla casse pubbliche il Superbonus varato dal Governo Conte 2 per ristrutturare meno del 4% degli immobili residenziali italiani, prevalentemente seconde e terze case, cioè soldi dei quali ha beneficiato soprattutto chi stava meglio. La più grande operazione di redistribuzione regressiva del reddito nella storia d’Italia. Con le stesse risorse, qualsiasi provvedimento di questa legge di bilancio avrebbe potuto essere più che raddoppiato. Vale per la sanità, per i contratti pubblici, per la scuola, per l’aumento dei salari etc. So che anche su questo alcuni di voi non sono d’accordo, avendo difeso la misura del superbonus e contestato le nostre correzioni al provvedimento, ma lo dico per chiarire il quadro nel quale operiamo”, ha detto Meloni.
Meloni: “Manovra punta a visione di lungo periodo, non consenso immediato”
“La manovra di bilancio è in continuità con le scelte che il Governo ha fatto con le due precedenti leggi finanziarie. Abbiamo concentrato le risorse su alcune priorità fondamentali, con una visione di medio e lungo periodo, tenendo i conti in ordine e concentrandoci su una prospettiva di crescita del Sistema Italia, pur nel contesto internazionale tutt’altro che facile nel quale operiamo”, ha aggiunto la presidente del Consiglio. “Lo considero – ha aggiunto Meloni – un cambio di passo rispetto all’approccio che troppe volte abbiamo visto in passato, quando si è preferito adottare misure più utili a raccogliere consenso nell’immediato che a gettare le basi per una crescita duratura, scaricando il costo di quelle misure su chi sarebbe venuto dopo”.
Meloni: “In passato risorse per le banche e nessuno invocava la rivolta”
“La solidità, la credibilità e il coraggio di questo Governo hanno consentito di poter far partecipare banche e assicurazioni alla copertura della legge di bilancio. Un grande cambiamento rispetto al passato, quando invece con la legge di bilancio si trovavano le risorse per sostenere banche e assicurazioni, e nessuno invocava la rivolta sociale“, ha poi rimarcato la premier.
Manovra: Landini, nessuna apertura a nostre richieste
“Il governo ha riconfermato che quello che ha presentato in Parlamento è la manovra, che i margini sono quelli, che gli spazi possibili di modifica sono limitati solo a se si condivide quell’impianto e se si sta dentro a quella logica. Quindi in quella condizione lì noi confermiamo il nostro giudizio di una pessima legge di bilancio e che non affronta e non dà un futuro al nostro Paese”, ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini, uscendo dall’incontro con il governo a Palazzo Chigi.
“Quelli che continuano a pagare – ha aggiunto – sono i lavoratori dipendenti, i pensionati, sono i giovani precari e su questa base, per quello che ci riguarda, è assolutamente riconfermata la ragione dello sciopero generale del 29 e la necessità di invertire questa tendenza non più accettabile, con un aumento delle diseguaglianze che fa paura e con un governo che sembra che viva in un altro mondo, che ci descrive che è cresciuta l’occupazione, che qui va tutto bene, che siamo il paese che sta meglio in Europa”.
Manovra, Landini porta libro ‘L’uomo in rivolta’ a Meloni e da Bombardieri calcolatrice
Come promesso, i leader di Cgil e Uil si sono presentati a Palazzo Chigi, all’incontro il governo sulla manovra con gadget per la presidente del Consiglio. Il libro ‘L’uomo in rivolta’ di Albert Camus dal segretario della Cgil Maurizio Landini, quello della Uil Pierpaolo Bombardieri ha consegnato alla premier una calcolatrice.
Meloni: “Parlare di rivolta sociale è usare toni senza precedenti”
“Il confronto” con i sindacati “è, secondo me, giusto e necessario. Ho colto l’occasione per chiedere a quei sindacati che hanno convocato uno sciopero generale contro la manovra e il governo e in particolare a quelli che invocano la rivolta sociale contro il governo, con toni che non hanno precedenti nella storia sindacale, come mai abbiano indetto lo sciopero generale oggi e non lo abbiano fatto quando il tasso di disoccupazione era doppio, quando i governi di sinistra invece di chiedere alle banche un contributo per aiutare a pagare i provvedimenti a favore dei lavoratori, come abbiamo fatto noi, usavano invece i soldi dei cittadini per salvare le banche. Non ho avuto risposta”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in videocollegamento con l’evento a Bologna con i leader del centrodestra a sostegno di Elena Ugolini, candidata presidente alle elezioni regionali in Emilia-Romagna.
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