Il provvedimento è stato approvato con 84 sì e 58 no dopo una discussione dai toni accesi. Nyt: "Legge italiana colpo a coppie gay e sterili"

Il Senato dà il via libera definitivo al disegno di legge che fa della gestazione per altri un ‘reato universale’, punibile anche per chi ne fa ricorso all’estero. Il provvedimento viene approvato con 84 sì e 58 no, dopo una discussione dai toni accesi e critiche di quanti, nell’opposizione, bollano la legge come “medievale” e dettata da “furore ideologico”.

Opposizioni all’attacco

“Una norma viziata dall’irragionevolezza – tuona la vicecapogruppo del Partito democratico, Anna Rossomando – e totalmente disallineata rispetto alle pronunce della Corte Costituzionale, della Corte Europea dei diritti dell’uomo e della Corte di Cassazione sezioni unite civili”. Di “volgare speculazione sulla pelle dei bambini” parla la vicecapogruppo M5S Alessandra Maiorino, mentre per la dem Susanna Camusso, “la destra vuole lo Stato etico”, e per Ilaria Cucchi di Avs si tratta di “un atto disumano contro genitori e bambini, che alimenta solo stigma e discriminazione”.

Lega: “Ricchi committenti pagano le donne povere”

“Le opposizioni accusano Fratelli d’Italia e il centrodestra di ideologia – è la replica in aula del capogruppo di Fratelli d’Italia Lucio Malan – E siamo d’accordo, se per ideologia si intende difendere la dignità delle persone, delle madri, dei bambini, che hanno diritto a sapere chi è il loro padre, chi è la loro madre ed hanno diritto a non essere merce”. “Non mi si venga a dire che le donne che praticano la gpa lo facciano per solidarietà umana – rincara la dose il senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettin – Se lo si fa, è per motivi economici”. “Ricchi committenti pagano le donne povere, sfruttando il loro corpo – chiosa il capogruppo della Lega, Massimiliano Romeo – soprattutto donne immigrate da Paesi che vivono in povertà, senza diritti, per soddisfare il loro desiderio. Questo sì che è un ritorno al Medioevo”.

Cosa prevede la legge

Secondo la legge in vigore in Italia dal 2004, “chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600mila a un milione di euro”. La norma appena licenziata dal parlamento prevede che anche “se i fatti, sono commessi all’estero, il cittadino italiano è punito secondo la legge italiana”.

Italia Viva: “Norma discriminatoria”

“Si tratta di una norma scritta per essere discriminatoria – sottolinea il senatore di Italia Viva Ivan Scalfarotto – che vuole dare un messaggio di stigmatizzazione e colpire tre categorie: i bambini, le donne e gli omosessuali“. “Alcuni bambini avranno diritti diminuiti, alle donne lo stato vuole dire cosa possono o non possono fare – chiosa Scalfarotto – E poi ci sono gli omosessuali, in un Paese che è intriso di omofobia. Ma questa legge è destinata alla sconfitta: sarà sconfitta dai giudici, dal tempo e dall’amore. Non ci riporterete al medioevo”. 

Nyt, legge italiana colpo a coppie gay e sterili 

“L’Italia criminalizza la Maternità surrogata dall’estero, un duro colpo per le coppie gay e sterili”. E’ il titolo dell’apertura che il New York Times dedica sul proprio sito alla norma appena approvata in Italia. “L’Italia ha approvato mercoledì una legge che criminalizza la ricerca di Maternità surrogata all’estero, una mossa che il governo conservatore del Paese ha affermato avrebbe protetto la dignità delle donne, mentre i critici la vedono come un’ulteriore stretta del governo sulle famiglie Lgbt, poiché la legge renderà virtualmente impossibile per i padri gay avere figli”, scrive il quotidiano Usa in una corrispondenza da Roma. “La Maternità surrogata è già illegale in Italia. Ma il governo del primo ministro Giorgia Meloni ha promesso di ampliare il divieto per punire gli italiani che la cercano in Paesi in cui è legale, come in alcune parti degli Stati Uniti”, aggiunge il Nyt.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata