Il presidente della Repubblica alla cerimonia del 70° anniversario del Centro Europeo per la Ricerca Nucleare
Sergio Mattarella a Ginevra visita la sede dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) e poi partecipa alla cerimonia del 70° anniversario del Centro Europeo per la Ricerca Nucleare (Cern). “Intervengo volentieri a questo 70° compleanno del Cern, motore di progresso scientifico, ed esempio di quanto il linguaggio universale della scienza significhi apertura, superamento delle barriere”, ha detto il presidente della Repubblica. “Una circostanza ben chiara al gruppo di scienziati che, negli anni immediatamente successivi al secondo dopoguerra, promosse l’istituzione del Cern, divenuto, nel tempo, oltre che un centro di ricerca di eccellenza, una rete che unisce diecimila ricercatori e centinaia di università nel mondo”, ha aggiunto. La creazione del Cern è stata “uno sguardo al futuro, una scommessa di speranza per un’Europa che, uscita dilaniata dalla guerra, aveva visto anche piegare la scienza al servizio di cause contro l’umanità. Nei lavori preparatori allo statuto del laboratorio, i padri fondatori (fra essi Edoardo Amaldi), tennero a sottolineare che nessuna delle ricerche condotte al Cern sarebbe potuta essere motivata da scopi militari, e che ogni risultato sarebbe stato liberamente accessibile a tutti”. “Il Cern, da allora, ha continuato ad accentuare questa sua caratteristica di luogo di incontro, di scambio e di crescita per scienziati e ricercatori provenienti da ogni parte del mondo, che qui vengono a studiare, a formarsi, nella consapevolezza che la cooperazione è arricchimento reciproco”, ha sottolineato.
Mattarella: “Convinto contributo Italia a storia di successo”
“Il principale merito di questa storia di successo va ovviamente ascritto alla comunità dei ricercatori che opera quotidianamente in questi laboratori. Una storia cui la Repubblica Italiana ha fornito un convinto contributo. Tra i Paesi fondatori del Centro, alcuni grandi fisici italiani hanno partecipato alla sua guida, da Edoardo Amaldi al Premio Nobel Carlo Rubbia, a Luciano Maiani”, ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “E mi rivolgo ora a Lei, Signora Direttrice, prima donna chiamata a rivestire questa delicata responsabilità. Le strutture di ricerca italiane si sono avvalse positivamente del rapporto con il Cern e sono certo che questo dialogo continuerà ad essere fattore di elevato arricchimento reciproco in campo scientifico e in aree di notevole specializzazione, quali i magneti superconduttori e le nuove tecniche di accelerazione delle particelle”, ha aggiunto il Capo dello Stato. “Questi luoghi recano anche altri segni del contributo italico. Grazie a Renzo Piano, qui, la bellezza architettonica si fa interprete dell’incontro tra scienza e società”, ha concluso.
Mattarella ai ricercatori: “Siete acceleratori progresso e bene comune”
“A tutti voi del Cern, agli scienziati che ne sono parte viva, va l’augurio più intenso di un futuro sempre brillante. Siete voi stessi degli acceleratori. Acceleratori di progresso scientifico, di ricerca di un bene comune che sa guardare oltre i ristretti limiti degli interessi locali, proiettato verso il riconoscimento di un destino condiviso dall’umanità”, ha detto Sergio Mattarella ai ricercatori.
Mattarella: “Lavoro Unhcr fondamentale per convivenza e rispetto vita umana”
“Sono lietissimo di essere qui, per la prima volta come presidente della Repubblica italiana, non soltanto per incontrarsi, ascoltare, dialogare, ma per rendere omaggio a quello che qui viene svolto”, ha detto il capo dello Stato Sergio Mattarella durante la visita a Ginevra, alla sede dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), dove ha incontrato i dipendenti italiani. “È un punto cruciale sempre di più della vita internazionale – ha aggiunto – perché è un costante richiamo, sempre più necessario a quanto sembra, alla dimensione umana della convivenza internazionale e agli elementi essenziali che compongono la comunità umana”. “Per questo il sostegno all’agenzia, l’apprezzamento per quello che fa è elevatissimo e per quanto mi riguarda è assolutamente pieno – ha proseguito il capo dello Stato – Ed è anche un piacere salutare tutti coloro che operano qui in questo segmento fondamentale delle Nazioni Unite, che riguarda aspetti di emergenza costante che sono quelli che richiamano ai punti fondamentali della dimensione umana”. “Per me un gran piacere salutare gli italiani e le italiane che lavorano qui. Siete per il nostro Paese una rappresentanza di primissimo livello nella dimensione internazionale – ha dichiarato Mattarella – Portate qui anche il contributo del nostro modo di pensare, della civiltà, della volontà di pace, di rispetto della vita umana, ed è quello che che vi accomuna a tutti gli altri funzionari e dipendenti dell’agenzia ma è quello che certamente recate qui e questo è un contributo alla vita internazionale ma anche al prestigio del nostro paese”, ha concluso.
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