L'ex sottosegretario: "Venezi valuti di dirigere l'orchestra gratis al G7"
“Non ho mai avuto alcuna responsabilità nelle nomine, tutto quello che è accaduto è stato nella volontà e nella determinazione del ministro”. Così Vittorio Sgarbi, all’esterno della Camera dei Deputati, rispondendo alle domande dei cronisti in merito agli attacchi mossi dalla dottoressa Maria Rosaria Boccia sulle nomine all’interno del ministero della Cultura. “Lui (Sangiuliano, ndr) ha fatto delle nomine che rientravano in una visione ideologica, che è quella di dimostrare che c’è una cultura di destra – continua l’ex sottosegretario – e lo ha fatto senza consultarsi o discutere negli specifici casi, anche quelli relativi al patrimonio artistico (a cui Sgarbi aveva la delega come sottosegretario, ndr) con me o con altri”. “Giuli? È un formidabile intellettuale, libero. Benché abbia una visione ideologica di destra, certamente, come ha detto per Mereghetti, vorrà valutare per le competenze specifiche”, chiarendo che il nuovo ministro valuterà le competenze dei singoli nominati e laddove non fossero i migliori nel proprio campo “tenterà di correggere”. Infine Sgarbi affronta la questione del possibile conflitto di interesse emerso nel caso di Beatrice Venezi: “E’ in conflitto di interessi? No. Io sono stato vittima di un conflitto di interesse che non c’era. Lei è una consigliera e non risponde a regole di conflitti”, risponde l’ex sottosegretario, che però per quanto riguarda la direzione dell’Orchestra Scarlatti in occasione del G7, organizzato dal ministero stesso, commenta: “Potrà valutare l’opportunità di fare il concerto gratuitamente”.
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