Il presidente del Ppe ha avuto un colloquio anche con Fitto e Tajani

Da chiudere c’è la partita del commissario italiano da indicare a Ursula von der Leyen nel giro delle prossime 48 ore e che, a meno di clamorosi colpi di scena, porterà il nome del ministro Raffaele Fitto; da aprire c’è il discorso legato al nuovo corso dell’Europa dopo le elezioni che hanno rinnovato l’emiciclo di Strasburgo. È in questo quadro che la premier Giorgia Meloni ha ricevuto a palazzo Chigi Manfred Weber, che è sia presidente del Ppe sia capogruppo popolare in Parlamento. Il politico tedesco guida la truppa più ampia a Strasburgo (188 membri), e potrebbe alla fine giocare un ruolo nel momento in cui i commissari indicati dai vari paesi dovranno superare le audizioni e l’esame dell’Aula. Insomma per la premier – che è anche leader dei Conservatori (Ecr) – un interlocutore prezioso con cui dialogare in vista dei prossimi passaggi formali che si metteranno in moto non appena la presidente della Commissione europea avrà ricevuto i nomi degli ultimi candidati e distribuito le deleghe alla nuova squadra che dovrebbe essere presentata nella seconda settimana di settembre. Meloni da settimane sta portando avanti in prima persona la trattativa con von der Leyen per strappare un portafoglio economico di peso (Pnrr e Coesione) oltre che una vicepresidenza esecutiva. Secondo quanto filtra nel corso del faccia a faccia con Weber, durato oltre un’ora e mezza e anticipato anche da un incontro tra il presidente del Ppe e Fitto, si è discusso poi dei principali dossier europei, dall’agenda strategica alla competitività passando per industria e migranti. Il tutto condividendo la necessità di una visione meno ideologica da parte della nuova Commissione europea. Insomma i due hanno fatto il punto sul futuro dell’Europa, con Weber interessato al posizionamento di Ecr dopo la formazione del nuovo gruppo dei Patrioti di Orban, Salvini e Le Pen, e Meloni intenzionata a capire che tipo di sponda troverà nel Ppe su alcune questioni che stanno a cuore ai Conservatori.

Weber incontra anche Cesa, De Poli e Tajani

Dopo l’incontro con Fitto e la riunione a Chigi con Meloni, il leader del Ppe sì e recato nella sede dell’Udc per vedere il segretario del partito Lorenzo Cesa e il presidente del partito Antonio De Poli. Due i temi al centro della discussione: da un lato i centristi italiani hanno appoggiato l’iniziativa del governo italiano in Europa, ribadendo l’opportunità di sostenere Fitto per le prossime nomine europee. In secondo luogo si è discusso del ruolo dei democratici cristiani all’interno del Ppe e della spinta che quest’ultimo deve portare avanti nell’Unione per definire una politica estera e di difesa comune. A chiudere l’agenda romana di Weber la cena con il ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, che venerdì alle 10 a palazzo Chigi sarà impegnato nel vertice con Meloni e l’altro vicepremier Matteo Salvini. Appuntamento fissato quando la premier era ancora in vacanza in Puglia e necessario per fare il punto in maggioranza su diversi dossier, dalla prossima legge di bilancio alle nomine Rai fino alle regionali e al tema della cittadinanza, che ha generato diverse frizioni nel centrodestra. Nessun problema invece sull’indicazione di Fitto che sarà portata nella riunione del Consiglio dei ministri in programma sempre venerdì, ma nel pomeriggio, e poi formalizzata a Bruxelles.

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