Ha preso il via da poche ore la modalità di raccolta telematica per i quesiti

Ha preso il via da poche ore la modalità di raccolta firme online per i quesiti referendari. Lo strumento digitale ha ricevuto infatti la sua approvazione tramite la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ed è già attivo sull’apposita piattaforma del sito web del ministero della giustizia. Ad oggi sono già oltre 150mila le adesioni raggiunte, tramite questo strumento, dalla campagna referendaria contro l’Autonomia Differenziata. La procedura – mostrata nel video tutorial – assicura l’autenticità della firma attraverso l’identificazione della propria identità digitale tramite SPID, CIE, CNS o elDAS. Al termine dell’operazione viene rilasciato un documento PDF che attesta la certificazione della firma. “È una conquista importantissima per la democrazia, per la partecipazione e per l’esercizio dei diritti politici” è il commento a LaPresse del segretario di +Europa, Riccardo Magi, promotore della proposta per le firme digitali: “Sono trascorsi 2 anni e mezzo da quando la nostra norma, approvata nel 2021, prevedeva l’entrata in funzione di questo strumento”. Magi sottolinea anche come “nelle prime ore già decine di migliaia di cittadini abbiano sottoscritto richieste di referendum. È segno che c’è voglia di partecipare e di utilizzare lo strumento del referendum abrogativo, che la costituzione prevede e che molti davano per morto”. L’appello del segretario di +Europa è quindi quello di continuare a firmare per il referendum contro l’autonomia differenziata, ma anche per le altre proposte disponibili sulla piattaforma, quali quelli interessati a modificare “le parti peggiori della legge elettorale Rosatellum”.

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