Scoppia la polemica con i post su X di Salvini, Malan e Procaccini che paragona lo show di Parigi al Gay Pride

Drag queen in posa come Gesù nell’Ultima Cena e la destra, i vescovi francesi e alcuni intellettuali reazionari sono andati subito all’attacco. Il ‘lendemain’ della cerimonia inaugurale dei Giochi di Parigi è pirotecnico, quanto lo è stata la serata nel segno della diversità e dell’inclusività che ha fatto risplendere agli occhi del mondo la Ville Lumiere. Particolarmente critica è stata la destra italiana con alcuni esponenti che hanno infatti espresso il proprio disappunto sui social: da Salvini a Malan fino a Procaccini che lo ha addirittura paragonato al Gay Pride.

Salvini: un’offesa ai cristiani

Al leader della Lega, ad esempio, non è piaciuto lo show soprattutto nella parte in cui uno dei quadri omaggiati e rivisitati nella cerimonia di apertura, alcune drag queen hanno posato, come nel capolavoro di Leonardo da Vinci. “Aprire le Olimpiadi insultando miliardi di Cristiani nel mondo è stato davvero un pessimo inizio, cari francesi. Squallidi”, ha scritto su X il vicepremier postando l’immagine della rappresentazione dell”Ultima cena’ fatta ieri a Parigi messa a confronto con il dipinto.

Parole che sono state condivide dal vicecapogruppo di FdI alla Camera, Alfredo Antoniozzi secondo cui “anche all’inaugurazione dei Giochi la Francia di Macron e Melènchon è riuscita a dare il peggio di sè: prima la rappresentazione in chiave drag queen dell’ultima cena che prende in giro miliardi di cristiani nel mondo, poi i capi di Stato lasciati sotto la pioggia. La Francia di oggi sembra in mano a filo islamici che non hanno nulla delle loro radici. E offende quella laicità che impone il rispetto per ogni religione”. “Mi è piaciuta molto la cerimonia del Gay Pride. Sapete quando è prevista quella delle Olimpiadi?”, ha tuonato sempre su X l’europarlamentare di FdI e co-capogruppo di Ecr al Parlamento europeo, Nicola Procaccini.

Insorge il Rassemblement National 

E’ insorto anche il Rassemblement National di Marine Le Pen, che aveva già criticato l’idea di mettere nello show la star franco-maliana Aya Nakamura. “Siamo a Parigi, non al mercato di Bamako”, aveva scritto qualche mese fa su uno striscione del gruppo di estrema destra, Les Natifs. Le scelte fatte dal direttore artistico Thomas Jolly, regista teatrale che ha firmato la cerimonia, sono state quantomeno definite audaci anche dagli stessi vescovi francesi pronti a diffondere un comunucato nel quale hanno espresso profonda indignazione. “Questa cerimonia purtroppo comprendeva scene di derisione e di scherno del cristianesimo, che deploriamo profondamente”, scrivono in un comunicato stampa, co-firmato dagli organizzatori degli ‘Holy Games’, un programma della Chiesa cattolica per conciliare sport e fede. Il riferimento è al dipinto intitolato ‘Festa’ che inizia con l’immagine di un gruppo a tavola, tra cui diverse drag queen, che ricorda appunto l”Ultima Cena’.La parodia ‘olimpica’ con il suo carico di polemiche fa ritornare in mente il film di Renzo Arbore, il ‘Papocchio’ di 44 anni fa che all’epoca suscitò profonda irritazione per quella banda di guitti arrivati in Vaticano e pronti a dare vita ad una scalcinata televisione a tema religioso per riportare i giovani alla fede cattolica in declino. Anche lì ci fu una ‘Ultima cena’ rivisitata con il tradimento di Giuda e un coro di menestrelli neri, i Jazzemani, che cantando commentava quello che accadeva. Il film, arrivato due anni prima dell’esordio delle prime drag queen in tv (le celebri ‘Sorelle Bandiera’ portate sul piccolo schermo sempre da Arbore), fu attaccato dalla stampa cattolica fu sequestrato tre settimane dopo e a due anni di distanza la Corte d’Appello archiviò la denuncia per vilipendio. 

 

 

 

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