La premier: "L'opera di risanamento ambientale più ambiziosa d'Europa". Presente anche De Luca, nessun colpo basso tra i due
Oltre un miliardo di euro per poter mettere la parola fine a oltre trent’anni di “promesse tradite” su Bagnoli e l’area ex Italsider. È questo – nelle parole della premier Giorgia Meloni – l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato lunedì mattina a Napoli dalla presidente del Consiglio e dal sindaco di Napoli e commissario straordinario di governo per il Sin Bagnoli-Coroglio, Gaetano Manfredi. Per gli interventi di risanamento ambientale e rigenerazione urbana del comprensorio è prevista una copertura finanziaria di 1,2 miliardi di euro, a valere sui fondi di coesione indicati dal Cipess per la regione Campania. Gli interventi previsti vanno dal completamento della bonifica del parco urbano alla realizzazione delle infrastrutture energetiche e idriche, fino alla parziale rimozione della colmata a mare e alla bonifica degli arenili.
Meloni: “Opera risanamento ambientale più ambiziosa d’Europa”
“L’opera di risanamento ambientale più ambiziosa d’Europa“, l’ha descritta Meloni nel suo intervento, ricostruendo trent’anni di “molte promesse fatte e poi tradite”. Rivolgendosi idealmente ad attivisti e cittadini che manifestavano all’esterno dell’auditorium della Porta del Parco di Bagnoli, circa un centinaio, Meloni ha chiesto “di darci la possibilità di dimostrare che le cose possono cambiare. Siamo qui per questo, lo Stato ci mette la faccia”. La svolta è nell’elemento “non secondario” mancato per anni a Bagnoli: le risorse, quelle che, ha sottolineato la premier, “nel Mezzogiorno non sempre sono state spese per interventi strategici. Completare il risanamento di Bagnoli – ha ribadito – è un investimento strategico per la Campania, per il Sud e per l’Italia, e rivendico la scelta di questo governo di aver voluto destinare a questo progetto 1,2 miliardi di euro di risorse della coesione”. Esulta Manfredi, che spera sia “la volta buona per Bagnoli. Con la copertura finanziaria – ha spiegato – possono partire i lavori su tutto, bonifiche e infrastrutture. Finalmente possiamo completare in tempi rapidi il recupero di questa area fondamentale per la città”.
Meloni-De Luca: stavolta nessun colpo basso
Presente alla cerimonia anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che incontrava per la prima volta la premier dopo il caso di Caivano, quando Meloni salutò il governatore citando l’insulto (“quella stronza”) che De Luca le aveva rivolto durante un fuorionda. De Luca ha “restituito” il saluto all’arrivo della premier, presentandosi come “il civile De Luca”. Toni comunque molto più tranquilli rispetto all’ultima volta, anche dopo la firma del protocollo quando Meloni ha invitato De Luca a salire sul palco dell’auditorium per la foto finale. Dopo aver accolto l’invito, De Luca ha ricordato alla premier e al ministro per le politiche di coesione Raffaele Fitto l’urgenza di firmare l’accordo di coesione tra Governo e Regione Campania. “Stiamo lavorando, ci vedremo presto”, ha risposto Fitto. Nessun colpo basso tra Meloni e De Luca quindi, come confermato dallo stesso governatore ai giornalisti dopo la cerimonia: “L’ho salutata come sapete, tutto tranquillo, non ci sono stati problemi particolari. Ora mi auguro che si concluda questo lungo calvario e si possa approvare l’accordo di coesione“.
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