Le opposizioni protestano: "Modo di legiferare lontano da metodo democratico"

Le commissioni riunite Giustizia e Affari costituzionali della Camera hanno dato il via libera a un emendamento all’articolo 14 del Ddl Sicurezza che inasprisce le pene “se la violenza o minaccia è commessa al fine di impedire la realizzazione di un’opera pubblica o di un’infrastruttura strategica”, pensata dalla Lega anche in vista della realizzazione del Ponte sullo Stretto. Proteste delle opposizioni che hanno posto l’accento sul fatto che si cambia il codice penale inasprendo le pene a seconda del motivo per cui una manifestazione sia stata indetta, nel caso in quella manifestazione vengano commesse violenze o minacce.

Avs: “Destra stravolge codice per colpire le lotte sociali”

La destra stravolge il codice penale per colpire categorie sociali che non gli portano consenso: giovani, rom, emarginati e chi lotta. Di nuovo un intervento odioso nel disegno di legge che possiamo definire ‘insicurezza’: aumentano le pene per chi protesta. Questo modo di legiferare è molto lontana dal metodo democratico”. Così i capigruppo di Avs nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia Filiberto Zaratti e Devis Dori.

Lega: “Bene ok aggravante violenza o minaccia contro opere”

“Con l’approvazione di un nostro emendamento al Ddl Sicurezza si introduce un’aggravante per tutti quegli atti di violenza o minaccia finalizzati all’impedimento della realizzazione di una infrastruttura strategica. Troppo spesso la cronaca recente riporta notizia di aggressioni violentissime verso le Forze dell’Ordine poste a presidio di cantieri fondamentali per il progresso del Paese e delle maestranze che vi lavorano: condotte inaccettabili verso le quali nessuna sottovalutazione può essere esercitata”. Così i deputati della Lega nelle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia alla Camera.

M5S: “Bocciato emendamento per aumento forze ordine”

 “La maggioranza Meloni ha bocciato l’emendamento a prima firma Colucci al Ddl Sicurezza per l’assunzione straordinaria di 1300 nuove unità delle Forze dell’Ordine, così da incrementare i servizi di prevenzione e di controllo del territorio e di tutela dell’ordine e della Sicurezza pubblica. È l’ennesima bocciatura di proposte di questo tenore avanzate dal M5S. Così il governo Meloni getta la maschera e rivela che la sua unica strategia di contrasto alla criminalità consiste nell’aumento indiscriminato delle pene e nell’introduzione di nuovi reati. Il risultato è duplice: introdurre talvolta misure liberticide, incompatibili con una democrazia sana e compiuta, e fare proclami vuoti perché in assenza di risorse umane sufficienti nelle Forze dell’Ordine, la repressione dei reati rimane per lo più propaganda fumosa. All’opposto occorrerebbero serie misure per la Sicurezza urbana. L’assunzione di forze dell’ordine sarebbe stato un primo e necessario intervento nella direzione di un efficace sistema di Sicurezza integrata. Questo Ddl Sicurezza si rivela sempre più un insieme di grida manzoniane necessarie per conquistare qualche titolo sui giornali amici ma inidoneo a dare ai cittadini maggiore Sicurezza”. Così in una nota i deputati M5S in commissione Affari Costituzionali Enrica Alifano, Carmela Auriemma, Alfonso Colucci e Pasqualino Penza.

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