Il noto scrittore a margine della manifestazione organizzata a Latina dalla CGIL

“Non è possibile che il caporalato operi in una forma di impunità totale”. Lo ha detto a LaPresse il noto scrittore Maurizio De Giovanni, a margine della manifestazione organizzata a Latina dalla CGIL contro il caporalato e in solidarietà alla morte del bracciante Satnam Singh. “Questa nazione ha bisogno di questi lavoratori. Dobbiamo capirlo una volta per tutte e dobbiamo fare in modo che possano lavorare secondo le regole di una società civile”, ha sottolineato lo scrittore napoletano, che poi ha aggiunto: “Chi sono i colpevoli? Innanzitutto siamo noi che ci interessiamo di queste cose quando c’è un morto, che voltiamo la testa dall’altra parte. Siamo noi che non ci curiamo di un liberalismo teso soltanto al profitto e al guadagno. Siamo noi in ogni momento, se non alziamo la testa e non ce ne accorgiamo”. Infine, De Giovanni afferma: “Questo è un continente vecchio, protezionista, che mantiene la propria condizione”, ricordando anche come “siamo destinati all’estinzione e l’unico modo che abbiamo è cercare di disciplinare finalmente una situazione di fatto, cioè i lavoratori sono questi e vanno protetti”.

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