Il ministro degli Esteri contro il leader della Lega: "Forza Trump? Io dico Forza Italia"

Antonio Tajani lancia un monito a Matteo Salvini dopo che il leader della Lega aveva difeso Donald Trump, condannato a New York per dei pagamenti in nero alla pornostar Stormy Daniels. “Forza Trump? Io dico Forza Italia. Bisogna ricordare che l’Italia è un partner strategico degli Stati Uniti d’America indipendentemente dal presidente che gli Usa si scelgono. Non possiamo mettere a repentaglio il rapporto strategico con gli Usa dicendo che ci sta simpatico qualcuno rispetto a un altro”, ha detto il vicepremier durante il 53° Convegno nazionale dei Giovani imprenditori di Confindustria, in corso a Rapallo (Genova). Un messaggio rivolto a Salvini? “No, no, è rivolto a tutti”, ha precisato il leader azzurro.

Europee, Tajani: “Sfido tutti i leader su politica Ue, non ne parla nessuno”

Manca una settimana alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno e sono diversi i leader di partito che hanno deciso di scendere in campo, tra cui Tajani. “Mi candido perché è giusto porre il tema della politica europea durante questa campagna elettorale. Non ne parla nessuno“, ha detto il ministro degli Esteri a Rapallo. “Sfido tutti i leader, io vorrei che cosa ne pensano i leader che si candidano e che hanno liste che cosa pensano della difesa europea, di dare più potere al parlamento europeo, della politica della salute e del superamento dell’unanimità, del mercato unico dell’energia, dell’unione bancaria che deve essere portata a conclusione, che lotta al cambiamento climatico si vuole fare”.

Conti pubblici, Tajani: “Risanarli, ci sono troppi sprechi”

Il vicepresidente del Consiglio ha anche affrontato la questione economica. “C’è da lavorare sui conti pubblici, risanarli, ridurre la spesa: ci sono troppi sprechi. Su questo bisogna essere molto seri. Ci sono stati degli errori per mancanza di controllo sul superbonus. E la mancanza di controlli sul superbonus ha provocato certamente danni ai conti dello Stato. Bisogna intervenire e invertire la rotta ma, l’ho detto sempre, con provvedimenti che non siano retroattivi”, ha affermato. “Per quanto mi riguarda la soluzione è la riduzione della pressione fiscale per favorire la crescita. Abbiamo bloccato la tassa sullo zucchero, fermato il redditometro, e vogliamo lavorare anche a livello europeo perché si possa incidere sulla politica ambientale, pericolosa, perché c’è una posizione fondamentalista e non pragmatica a casa nostra”.

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