"Bisogna affermare un diritto al lavoro che oggi non c'è", ha sottolineato il leader della Cgil
“Mai come adesso la celebrazione del 25 aprile ha un significato di valore fondamentale. La riconquista della democrazia, della libertà e la sconfitta del fascismo e del nazismo, la base della nostra Costituzione. Mai come adesso deve essere una giornata non solo di celebrazione, ma di mobilitazione e di lotta, di presenza per affermare i valori fondamentali della nostra Costituzione”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a margine di un convegno sugli scioperi del 1944 organizzato a Milano nella sala Alessi di Palazzo Marino.
“Bisogna affermare un diritto al lavoro che oggi non c’è. Abbiamo una precarietà che sta mettendo in discussione il futuro, per i giovani e le donne che pagano il prezzo più pesante. Per noi aprile è un mese impegnativo. Abbiamo proclamato con la Uil uno sciopero nazionale l’11 che vuole combattere le morti sul lavoro. Scendiamo in piazza per dire che nel nostro Paese a pagare le tasse non siano solo lavoratori dipendenti e pensionati, bisogna combattere l’evasione fiscale. Per aumentare i salari e rinnovare i contratti”, ha proseguito Landini.
“Il 20 aprile, sempre insieme alla Uil, abbiamo promosso una grande manifestazione a Roma sul tema della difesa e del rafforzamento della sanità pubblica. Contestiamo le politiche del governo che stanno favorendo la privatizzazione della sanità e una precarietà nel lavoro che va contrastata”, ha aggiunto Landini.
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