Il ministro degli Esteri: "Guai a togliere la solidarietà alle forze dell'ordine". Salvini sui fatti di Torino: "Auspico condanna da tutte forze politiche"

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, definisce i poliziotti “figli del popolo attaccati da radical chic”. A margine di un convegno alla Camera, il vicepremier ha detto: “Dobbiamo ricordare quello che rischiano ogni giorno poliziotti, carabinieri, finanzieri, agenti della polizia penitenziaria e anche della polizia locale. Forza Italia è e rimane a forte sostegno delle forze dell’ordine, se qualcuno ha sbagliato deve essere sanzionato giustamente, ma non si può fare di tutta l’erba un fascio per pochi che hanno sbagliato. È gente che garantisce la nostra sicurezza: sono figli del popolo e spesso quelli che li attaccano sono figli di papà radical chic, violenti che non hanno nessun rispetto della legge, dell’autorità dello Stato. Abbiamo visto quello che hanno fatto ieri gli anarchici a Torino, sono veramente indignato per quello che è accaduto. Il capo dello Stato ha fatto bene a solidarizzare con i due agenti aggrediti”. Nelle forze dell’ordine, aggiunge Tajani, “ci sono persone che guadagnano poco, che rischiano la pelle tutti i giorni. Non è facile stare in giro giorno e notte per garantire la sicurezza. E quindi guai a togliere loro la solidarietà. Fare il processo alle forze dell’ordine è un grave errore, la sinistra ha provato a farlo. Non si può pensare che l’errore di qualcuno, se verrà accertato, possa essere imputato a centinaia di migliaia di donne e uomini che indossano un uniforme”.

Salvini: “Auspico condanna da tutte forze politiche”

Anche l’altro vicepremier, Matteo Salvini, ha condannato i fatti di Torino e l’aggressione contro la pattuglia della polizia, chiedendo che facciano altrettanto anche le altre forze politiche. “50 componenti dei centri sociali e anarchici hanno circondato un’auto della polizia, ieri pomeriggio a Torino, per liberare un uomo di origini marocchine che doveva essere accompagnato a un centro di rimpatrio per essere estradato. Siamo alla follia. Piena solidarietà agli agenti della Polizia vittime di un’aggressione vigliacca e surreale che auspico venga condannata da tutte le forze politiche, nessuna esclusa”, ha scritto su Facebook il ministro e segretario leghista, chiedendo una “punizione esemplare per questi criminali ed espulsione per il detenuto, altro che ‘libertà’. Giù le mani dalle nostre Forze dell’Ordine!”.

Tajani: “Su caso Salis no interferenze ma a Ungheria ribadiamo di garantire diritti”

A margine del convegno alla Camera, Tajani ha anche commentato il caso di Ilaria Salis, l’italiana detenuta da più di un anno in Ungheria e sotto processo per lesioni aggravate ai danni di due neonazisti. Sul caso, ha detto, “non c’è alcuna interferenza da parte italiana, lo abbiamo sempre detto e dimostrato, ci siamo preoccupati di ciò di cui ci dobbiamo preoccupare, ovvero della tutela dei diritti di un detenuto”. E aggiunto: “Lo facciamo per la signora Salis come lo facciamo per tutti i detenuti italiani nel mondo. Vanno rispettate all’interno dell’Unione europea le regole per quanto riguarda la detenzione. Siamo garantisti e in costante contatto con la famiglia. Ieri ho consegnato un documento scritto al ministro degli Esteri ungherese per dirgli quello che noi possiamo fare e che qualora venissero concessi gli arresti domiciliari alla signora Salis deve essere garantita comunque la sicurezza della detenuta agli arresti domiciliari e dei suoi familiari”.

Tajani: “Accordo su regionali rafforza centrodestra”

Infine, anche qualche battuta sul panorama politico con l’accordo trovato nel centrodestra su Bardi, Cirio e Tesei alle regionali rispettivamente in Basilicata, Piemonte e Umbria. “Abbiamo sempre detto che sulle regionali si sarebbe trovato un accordo. Quello trovato ieri rafforza la coalizione e i candidati e la candidatura fatta con anticipo permette di pianificare la campagna elettorale e di allargare i consensi“, ha affermato Tajani aggiungendo: “Se in Sardegna ci sono stati degli errori, sui tempi soprattutto, bisogna evitare di ripeterli. Gli errori servono a correggere e a dare nuovi stimoli”. Ha poi proseguito annunciando il tentativo di allargare al centro la coalizione di centro-destra: “Noi guardiamo a tutte le forze di centro per quello che riguarda i nostri due candidati, che sono Bardi e Cirio, per allargare i confini della coalizione di centro-destra, avere noi il campo più largo possibile senza rinunciare alle nostre idee. Ma vedendo come si può veramente dialogare con chi vuole avere dei candidati seri, credibili, affidabili“. L’accordo trovato, ha detto ancora, “va nella giusta direzione di consolidare il centrodestra che dimostra ancora una volta la sua coesione. In Sardegna possono anche essersi commessi degli errori sui tempi. Forza Italia è sempre stata abbastanza portatrice di pace, noi cerchiamo sempre di portare dialogo e confronto positivo, va però detto che il risultato numerico delle liste di centro-destra in Sardegna è un risultato positivo perché se non ci fosse stato il voto disgiunto il centro-destra avrebbe stravinto”. In conclusione, ha espresso il suo ottimismo: “Stiamo lavorando per vincere bene sia in Basilicata sia in Piemonte e sono ottimista anche per l’Abruzzo. In Sardegna qualcosa non ha funzionato ma non è un dato che riguarda l’opinione pubblica nazionale”. 

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