La segretaria dem apre la direzione del Pd e annuncia il ritorno a Cutro per chiedere verità sulla tragedia dei migranti
Elly Schlein apre la direzione del Pd con un minuto di raccoglimento in onore delle vittime del crollo nel cantiere Esselunga di Firenze. “Non possiamo essere un Paese in cui si muore ancora sul lavoro“, ha affermato la segretaria dem. Poi ha toccato tutti gli argomenti politici più caldi dell’ultimo periodo, a partire da quello dei migranti. E, a riguardo, ha annunciato che domenica sarà a Cutro a un anno dalla strage che ha provocato la morte di 94 persone. “Questa domenica tornerò a Cutro. A un anno dalla strage continuiamo a chiedere verità e giustizia, continuiamo a chiedere perché”.
“Costruiamo alternativa per far cadere prima il governo”
In merito al panorama politico degli ultimi mesi con i tentativi di costruzione di un’alleanza con il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, Schlein ha detto che i dem hanno una consapevolezza: “Che la nostra gente ci chiede di costruire un’alternativa alla destra ma che non ci può essere alternativa senza il Pd, questo devono mettere tutti in testa”. E ha aggiunto: “Continuiamo a lavorare, abbiamo l’ambizione di costruire un’alternativa già pronta, di far cadere prima questo Governo e lo dobbiamo fare come partito che non si chiude nell’autoreferenzialità e spalanca porte e finestre“.
“Sensibilità diverse su terzo mandato, ma abituati a discutere”
Poi il tema del terzo mandato per presidenti di regione e sindaci dei comuni oltre i 15mila abitanti, al quale sono favorevoli alcuni sindaci dem e si registrano divisioni all’interno del partito. “In Parlamento questa settimana si voterà il decreto sulle elezioni. La maggioranza ha deciso con le solite forzature di inserire alcuni elementi che cambiano le regole del gioco. Sono spaccati in maniera evidente, soprattutto sul terzo mandato. Al nostro interno ci sono sensibilità diverse ma noi a differenza degli altri siamo abituati a discutere e ho chiesto a Baruffi di illustrare questo punto con auspicio che come gruppo dirigente lo affronteremo insieme”, ha detto Schlein.
Pd propone gruppo lavoro su terzo mandato
Come anticipato da Schlein, il responsabile Enti locali del Pd Davide Baruffi ha avanzato la proposta di un gruppo di lavoro sul terzo mandato per proporre un confronto alla maggioranza. “Rispetto al passaggio previsto al Senato” sul decreto Elezioni “abbiamo avanzato la disponibilità su un confronto di merito non schiacciato unicamente sul tema dei mandati, ma che preveda pesi e contrappesi, con la possibilità di rafforzare la funzione delle assemblee elettive, e tenere in equilibrio gli elementi altrimenti si procede in modo scomposto. Facciamo un appello a tutte le forze politiche, soprattutto a quelle di maggioranza, ma anche a quelle di opposizione”, ha detto Baruffi. “La segretaria Schlein ha avanzato l’idea di un gruppo di lavoro da mettere in campo da qui a giovedì per avanzare una proposta da mettere nella disponibilità anche degli altri. Se è solo un braccio di ferro fra Lega e FdI se ne assumeranno la responsabilità”, ha aggiunto.
“Pronti ad alzare muro sul premierato”
Dalla segretaria dem anche alcune riflessioni sulle riforme in cantiere da parte del governo, come il premierato e l’autonomia differenziata. Sul premierato Schlein ha detto: “Gli apprendisti stregoni di questa destra stanno miscelando due riforme pericolose. Continueremo a contrastare il premierato, che è un gran pasticcio come ha candidamente ammesso anche Marcello Pera. Volete davvero dare potere di scelta ai cittadini? Bene, cambiamo la legge elettorale. Perché quel ‘decidete voi’ nasconde un gigantesco ‘decido io’. Conosciamo il modello dell’uomo solo al comando e non vogliamo tornare indietro. Se vogliamo rafforzare la stabilità abbiamo proposto la sfiducia costruttiva“, e aggiunto che “continueremo a dialogare con le altre opposizioni politiche e sociali per contrastare questa riforma. Finché c’è l’elezione diretta del Capo dello Stato noi alzeremo un muro“.
“Autonomia? Se non ci metti un euro è secessione Lega”
“Contrasteremo anche la pericolosa riforma dell’Autonomia. Se non ci metti un euro è ancora il disegno secessionistico della Lega“, ha aggiunto Schlein con riferimento all’Autonomia Differenziata.
“Alle regionali avversario non solo destra ma anche astensionismo”
Poi gli appuntamenti elettorali, le elezioni regionali prima e quelle europee poi. “Il nostro avversario non è solo la destra, c’è l’astensionismo da abbattere”, ha detto Schlein sulle consultazioni locali, mentre sulle liste dei candidati alle europee ha affermato: “Vogliamo mettere insieme il meglio della società civile, le diverse competenze e sensibilità e l’indiscussa autorevolezza e il valore aggiunto dei dirigenti del Pd, questo sarà il cuore”.
“Navalny? Responsabile il regime di Putin”
Anche i temi esteri, come la morte dell’oppositore russo Alexei Navalny. A riguardo, Schlein ha detto che “la responsabilità è chiara, è politica ed è del regime di Putin“. Ha aggiunto che quello russo è “un regime spietato, che reprime la libertà e il dissenso. Occorre fare chiarezza”.
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